A San Siro i rossoneri frenano la marcia della Juve (2-1). Decisivi i gol di Shevchenko e Inzaghi
Il Milan riapre il campionato
Il campo alla fine premia il Milan di Ancelotti, tornato al suo amato 4-4-2. Se Lippi parte con Del Piero in panchina e lascia solo Zalayeta in attacco, l'emiliano sposta Rui Costa sulla fascia destra e davanti si affida alla coppia Shevchenko-Inzaghi, per molti mal assortita. Proprio loro, però, segnano le due reti decisive: l'ucraino dopo un dribbling prolungato in area (regolare la sua posizione di partenza sul lancio di Rui Costa, da rivedere quella di Inzaghi, che lo affiancava), Superpippo dopo un aggancio volante e una girata fortunata con cui fa passare la palla tra le gambe di Buffon. In mezzo il temporaneo pareggio di Tacchinardi, che inganna Dida con una leggera deviazione in mischia su una punizione di Nedved. Chiuso il primo tempo in svantaggio per 2-1, ad inizio ripresa Lippi manda dentro Del Piero per Zambrotta, con Tudor retrocesso accanto a Ferrara e Montero spostato sulla sinistra. È così che la Juve sfiora il 2-2 al 9', con Dida che si riscatta e, d'istinto, devia alla grande la botta di Zalayeta. Il Milan risponde al 17', ma Inzaghi sbaglia lo stop decisivo in area. Dopo l'undicesima sostituzione di Rui Costa (24') è la Juve a sfiorare ancora il gol, con una deviazione di Laursen sul tiro di Del Piero. Ora gli ospiti attaccano e il Milan cerca il contropiede. È così che al 32' Pirlo scatta tallonato da Pessotto, i due cadono al limite dell'area e lo stadio reclama il fallo da ultimo uomo, ma Trefoloni fa bene a far proseguire. Al 39', su colpo di testa di Nedved, Dida salva ancora il risultato e si alza il voto in pagella andando a togliere la palla dall'incrocio dei pali. Buffon gli risponde al 45', salvando su testa di Ambrosini. Nei 4' di recupero la Juve prova a trovare il pareggio ma non ci riesce e il Milan torna in corsa per il titolo. Infine una curiosità: nelle quattro partite in cui ha giocato contro la Juve al Meazza Shevchenko gli ha segnato cinque gol.