«Non serve una rifondazione»
Roma al lavoro, ma con le ferite di una eliminazione dalla Champions da curare. A mente fredda, è toccato a Christian Panucci analizzare il momento. «In coppa abbiamo finito il girone d'andata a zero punti, poi c'è stato quel gol preso in casa dal Valencia, quello contro l'Ajax. Il calcio è fatto di episodi, ma abbiamo dimostrato di non essere inferiori agli altri». Per il campionato, qualcosa è andato storto. «Vincere è facile, difficile è saper perdere. Eravamo partiti per lo scudetto, poi ci siamo ritrovati lontani. Abbiamo faticato mentalmente per recuperare. Il nostro dovere è quello di fare una grande gara domenica per cercare di risalire e finire la stagione in modo dignitoso». Sembra finito un ciclo e che ci sia bisogno di una rifondazione. «Non credo, la squadra c'è, lo abbiamo dimostrato e spero che la società ne prenda atto. Sono d'accordo con il mister quando dice che servono pochi ritocchi per tornare a vincere. Lo conosco bene, ha detto così perchè è motivato. Poi spetta a lui, al presidente e a Baldini il compito di fare le cose più giuste per migliorare. Di anno in anno tutte le squadre devono essere messe a punto e per farlo però bisogna spendere, l'ha fatto anche il Real». Si fanno i nomi di Ibrahimovic e Chivu. «L'attaccante mi piace molto, potrebbe essere giusto per la Roma, si muove bene, è veloce e poi ha solo vent'anni. Chivu? Buon centrale, ma Samuel è più forte». Poi ci sono i giovani della Roma. «Stanno crescendo. Ora è difficile rischiarli perchè le cose non vanno bene, ma gli auguro di imporsi presto. Con il calcio in crisi sono una fonte molto importante». E Panucci? «Io alla Roma sto bene e non ho intenzione di muovermi. Spero di vincere la Coppa Italia, mi manca ed è sempre un titolo da mettere in bacheca». Due parole su Aldair. «Lo clonerei, sono contento di averlo conosciuto». Polemiche a Perugia domenica scorsa. «Gioco da tanto e nel sottopassaggio di discussioni ce ne sono sempre state. Il guardalinee è stato onestissimo, ma chi sale in sala stampa e va a dire quello che è accaduto, non è un uomo di calcio». Ultime dal campo Giallorossi impegnati a preparare la gara di domenica contro il Piacenza all'Olimpico. Ieri mattina seduta defaticante per chi ha giocato contro l'Ajax e lavoro più specifico per gli altri. Assente Emerson, in Brasile per motivi personali, differenziato per Cafu, solo fisioterapia invece per Aldair (lesione di primo grado all'adduttore destro), Candela (algia al retto femorale destro), Cassano (contusione al polpaccio destro), Montella (contusione al ginocchio destro), Panucci (contusione alla cresta iliaca e contrattura al gemello destro), Pelizzoli (lesione di primo grado all'adduttore destro), Sartor (contusione del perone destro), Paoloni e Zebina. Ieri pomeriggio Damiano Tommasi è stato il testimonial della IX edizione della Maratona di Roma che si svolgerà il 23 marzo e che abbraccerà il Progetto Filippide per l'inserimento nello sport di atleti affetti da autismo.