Capello non nasconde il rammarico ma già pensa al futuro
I giallorossi non sono riusciti a battere l'Ajax, una montagna davvero improba da scalare, per colpa di quel gol di Van der Meyde dopo pochi secondi di gioco. Ma, forse, tanto meglio così. Quanto sarebbe stata atroce la beffa, nel caso in cui gli uomini di Capello fossero riusciti a piegare i Lanceri e, nonostante tutto, sarebbero comunque usciti, in virtù della vittoria del Valencia sull'Arsenal. Fabio Capello si è detto ben conscio di questo fatto: «Lo ammetto, se avessimo vinto il rammarico sarebbe stato doppio. Se una delle occasioni avute fosse stata concretizzata, adesso staremmo peggio, perchè la vittoria non ci sarebbe comunque bastata. Purtroppo l'Arsenal non è riuscito a strappare un risultato positivo a Valencia. Sull'1-1 di Henry ci avevamo creduto. Per quanto riguarda questa partita, non posso rimproverare nulla alla squadra. Non ho particolari rammarichi. Abbiamo giocato un'ottima gara e, sicuramente, meritavamo di vincere. Non ci siamo riusciti, ma la qualificazione non l'abbiamo buttata con l'Ajax. Mi dispiace soprattutto per la sconfitta interna col Valencia. Nel girone di ritorno abbiamo conquistato cinque punti, più delle avversarie. Peccato non essere riusciti a vincere ad Highbury, magari, avessimo conquistato i tre punti a Londra, con questo pareggio ci saremmo qualificati. Certo, il gol di Van der Meyde ci ha un pò tagliato le gambe. In quella porta abbiamo subito gol da posizioni simili, mi riferisco a quelli di Guty, Henry». Derby decisivo Adesso per la Roma diventerà decisivo il derby di Coppa Italia, che, in caso di passaggio del turno, potrebbe valere, oltre alla possibilità di vincere il trofeo, anche la chanche di entrare in Europa dalla porta di servizio, la Coppa Uefa. Don Fabio ha parlato così dei programmi futuri della sua squadra: «Dobbiamo cercare di portare a casa il derby di coppa con la Lazio. Per quanto riguarda il campionato, invece, non mi pare sia il caso di parlarne adesso. Dico solo che è nostra intenzione non fare programmi, ma giocare partita per partita. Quello che verrà, verrà. Il nostro dovere è onorare il campionato, cercando di far vedere il nostro reale valore. A inizio stagione siamo stati penalizzati, ed è davvero dura partire con un handicap. L'importante è che gli arbitri ci facciano giocare. In Europa si fischia meno e, con la palla tra i piedi, ci esprimiamo al meglio. In Italia, invece, si favoriscono i giocatori che cadono in terra e il gioco è frammentario». Ricostruzione Capello dovrà pensare a ricostruire la squadra, anche se il tecnico romanista ha preferito glissare sull'argomento: «Non è il momento di parlare di mercato. Dico solo che questa squadra è buona e l'ha dimostrato. So dove bisogna intervenire per migliorarla e ne parlerò il prima possibile col presidente a tempo debito. Saremo ancora competitivi. Sensi? E' venuto negli spogliatoi a ringraziarci, un gesto molto bello. Ibrahimovic? Lui e Chivu sono due campioni veri».