BASKET: DOPO IL TRIONFO DI BOLOGNA
Non pesa sulla coscienza di Piero Bucchi aver dato una forte spallata alle già deboli certezze della Virtus Bologna. «Un professionista non può farsi condizionare dalle emozioni». Ma passare al Palamalaguti non è stato facile. Due quarti in balia dell'avversario e poi la repentina tarsformazione. Che cosa è successo negli spogliatoi? «Io sono pagato per allenare questo gruppo, trovare gli equilibri giusti ed anche, all'occorrenza, per alzare la voce. Ma non crediate che mi sia infuriato. Piuttoso alla mia squadra ho detto che gli obiettivi di una stagione si costruiscono tirando fuori al momento giusto anche un po' di cinismo e cattiveria. La Virtus Roma rispetto a quella di Bologna ha meno tradizione, ma questa la si può solo costruire cominciando a vincere». Questa potrebbe essere l'arma giusta per sfidare ad armi pari la Benetton capolista sabato nell'anticipo al Palazzetto. «Servirà una gara di grande intensità in cui dovremo limitare al massimo le nostre pause perchè loro sono abituati a vincere e non si stufano mai. La Virtus del primo tempo di Bologna non avrebbe scampo, mentre quella della seconda frazione può giocarsela con chiunque».