di FABRIZIO MARCHETTI I CALCOLI non gli sono mai piaciuti.
Ora traccia tabelle e incroci gessati dalla panchina e chiede alla sua banda terribile di riscoprirsi, nuovamente, cinica e implacabile macchina da gol. Le cifre sono impietose: all'Olimpico la Lazio ha raccolto uno scarno bottino fatto di tre vittorie (contro Perugia, Modena e Udinese): ora per centrare la Champions League serve monetizzare quel filotto interno che prevede gli assalti a Empoli, Como, Piacenza e Brescia. Si parte dal posticipo di stasera contro i toscani guidati da Baldini (ore 20.30, diretta Stream). Mancini scuote la Lazio con la speranza di poter riassaporare l'inebriante gusto del successo casalingo, due mesi dopo l'ultimo exploit datato 19 gennaio. L'Harry Potter della Nord scruta l'orizzonte e chiede alla sua Lazio di non fermarsi più. «In questo momento è fondamentale fare bene sia in Coppa che in Campionato. Non dobbiamo fare calcoli e rischiare qualcosa per tentare di vincere più partite possibili. La mentalità deve essere quella giusta, cioè cercare di vincere tutte le gare rimanenti, puntare al massimo, anche se chiaramente non sarà facile. Classifica finale con 72 punti? Ai ragazzi chiedo solo di non lasciare nulla di intentato. Milan, Juve ed Inter hanno la Champions League che entra in una fase decisiva, noi cercheremo di approfittarne. Chi ha più birra in corpo ora può fare la differenza e avvantaggiarsi in maniera decisiva». Assalto all'Empoli Il tecnico biancoceleste fiuta il tranello toscano ma è convinto dei mezzi della sua Creatura. «Sono fiducioso, tranquillo, la squadra farà una bella gara contro un avversario che gioca, senza chiudersi eccessivamente». E poi un inno al calcio offensivo, di cui è esponente di spessore. «Potrei provare tre o quattro punte, ora i campi stanno migliorando e si potrà tornare a sfoderare prestazioni di livello. Saranno agevolati i giocatori più tecnici. Penso a Liverani che potrà giocare alla sua maniera, provare con continuità quei passaggi in verticali che mettono il compagno davanti alla porta. Il suo gioco è rischioso ma estremamente efficace». Il turn-over finirà definitivamente in archivio. «Siamo entrati in una fase della stagione in cui non si può sbagliare, sarà difficile che cambi 8-9 giocatori tra una partita e l'altra». Infine un riferimento in ottica futura. «Capello ha chiesto 4 acquisti per rimanere alla Roma? Io alla Lazio ho tutto per rimanere». Un atto di riconoscenza che arriva dopo i dubbi emersi a metà settimana: anche se il futuro è sempre minato dalla corte insistente dell'Inter. Spazio a Liverani Sarà l'ex centrale del Perugia a dettare i ritmi dell'assalto all'Empoli: la squalifica di Stankovic lascia spazio a un centrocampo composto da Fiore e Cesar esterni, con Liverani e Giannichedda al centro. Sull'assenza del talento serbo il tecnico esprime la sua opinione. «Per essere il più forte gli manca ancora la giusta freddezza mentale». Nel corso della sfida Mancini darà spazio alle sue frecce offensive: la Lazio ora non vuole più perdere il treno casalingo. La Curva rimarrà deserta nei primi 25 minuti poi si stringerà intorno alla squadra per spingerla verso il successo. Nel mirino c'è l'obiettivo chiamato Champions League.