Un passaporto del sangue anti-doping per ogni atleta

Il progetto è stato presentato ieri dall'Università di Pavia al convegno Ematologia e Sport che ha visto a Firenze preparatori atletici del calcio e specialisti di laboratorio della SIBioC, la Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica. Lo ha reso noto l'ematologo Luca Malcavati che con l' equipe del professor Mario Cazzola, direttore della Clinica ematologia del Policlinico pavese S. Matteo, ha studiato per due anni i valori clinici dei calciatori professionisti italiani prestatisi in massa e volontariamente nel quadro della campagna antidoping della Figc «Io non rischio la salute». «Lo studio - ha spiegato Malcavati - sarà presto pubblicato e messo a disposizione della comunità scientifica. Il progetto, modulato sui valori dei calciatori, avrà senz' altro bisogno di essere affinato perchè sia applicato anche ad altri sport. L' università di Pavia lo propone intanto alla Figc. A nostro avviso il 'passaportò sanitario ha un forte potere deterrente contro il doping e potrà essere molto utile in particolare per le discipline di resistenza, ciclismo, fondo, pesistica, e così via. È auspicabile che sia reso obbligatorio». Secondo l'equipe del professor Cazzola ogni atleta dovrebbe essere munito di questo documento contenente in particolare i valori del sangue.