I piemontesi aiutati anche dalla discutibile conduzione di gara della terna arbitrale
Anche la Virtus Roma ha infatti ceduto sul parquet piemontese, 80-78 al termine di una partita tiratissima, al cospetto di una squadra che non ha costruito il proprio successo solo sull'entusiasmo e l'esuberanza. Una piccola mano, è bene dirlo, i padroni di casa l'hanno avuta anche da un terzetto arbitrale, Reatto, Filippini e Duranti, che ha mostrato chiaramente la pochezza dei direttori di gara italiani. Non è bastato certo il triplo arbitraggio a risolvere problemi di qualità, ma di questo ci sarà tempo per discutere. Perchè alla fine Roma pur dominando a rimbalzo, 41 catturati contro i 29 di Biella, ha lasciato i due punti, complice la poca precisione ai liberi e la mancanza di dare la spallata defintiva a metà del secondo quarto quando la Lauretana, sotto di dodici lunghezze, 28-40, sembrava ormai sulle ginocchia. La squadra di Ramagli è stata brava ad aggrapparsi a Jaacks e Fabietto Di Bella, la più bella scoperta di questo campionato. Ed è tornata in linea di galleggiamento per giocarsi poi al meglio le proprie carte. Primi 20' dai due volti con Roma che dopo un buon avvio ha frenato, complice sicuramente l'esuberanza di Biella, e dal 6-6 si è passati al 14-6, complici due tiri da tre cosnecutivi insaccati da Thomas e Belcher, per i padroni di casa sospinti da un tifo incessante. La Virtus dopo aver cercato con costanza Santiago, un pò troppo impacciato all'inizio, ha deciso di cercare giocate perimetrali e questa scelta ha premiato la squadra di Bucchi che grazie a Jenkins e Myers ha ricucito la distanza dai 6,25 per il 15-14. I primi 10' si sono chiusi con i padroni di casa avanti di tre, 23-20, ma nel secondo quarto Roma ha accelerato. I primi punti di Righetti si sono uniti alle immense giocate di Parker e Santiago, ed è stato poi Myers, comunque nel complesso opaco, a dare il massimo vantaggio. Biella sostenuta dal proprio pubblico s'è aggrappata all' orgoglio e i primi 20' si sono chiusi sul 43-46. E questo ha dato coraggio alle giocate degli uomini di Ramagli capaci di mettere la freccia e sorpassare. Biella è andata spesso in lunetta, grazie a fischiate cervellotiche, ma Myers e Santiago hanno, ad un minuto dalla fine regalato il - 2, 75-73. Energie finite però per Roma, non altrettanto per Biella che con Soragna e Belcher ha messo al sicuro il risultato.