CICLISMO: RIDOTTA LA SQUALIFICA DI PANTANI CHE DA LUNEDÌ TORNERÀ A CORRERE
Se Cipollini soffre, soffre per altre ragioni: quelle che lo spingono, ad esempio, a negarsi ai microfoni dei cronisti Rai, colpevoli di rappresentare un'azienda (pubblica) che non dà alla Tirreno-Adriatico, per importanza la seconda corsa a tappe italiana dopo il Giro, il giusto spazio (relegandola in differita ultraserale sul canale satellitare), e colpevoli pure di essere colleghi di quei giornalisti del Tg2 che qualche settimana fa hanno mandato in onda il filmato «rubato» in cui si vedevano dei ciclisti che (forse) si stavano dopando in una stanza d'albergo. Cipollini, a nome del gruppo, non ha digerito queste «ingiustizie», e non è da escludere che ciò gli abbia dato qualche stimolo in più per spingerlo a mettere la sua ruota davanti a quelle di tutti gli altri al termine della prima tappa della Tirreno (Sabaudia-Sabaudia di 178 chilometri). In una delle sue classiche magiche volate, SuperMario ha battuto nettamente Dario Pieri e Luca Paolini, conquistando così la prima vittoria della stagione (nonché prima in maglia iridata), e lanciando un forte messaggio a tutti quelli che sognano di spodestarlo dal gradino più alto del podio sanremese, sabato 22. A Cipollini ha risposto ottimamente Dario Frigo, che alla Parigi-Nizza, ancora scossa dalla morte di Andrei Kivilev, ha dominato la crono di Vergèze precedendo di 8" il tedesco Jaksche ma soprattutto staccando tutti i rivali per il successo finale della gara: in classifica Frigo ora è primo con 14" su Vinokourov e 27 su Zarrabeitia. Alle buone notizie provenienti dalla strada se ne è aggiunta poi un'altra, di natura diversa: il Tas, Tribunale Arbitrale dello Sport, ha accolto il ricorso di Marco Pantani contro la squalifica di 10 mesi inflittagli dalla Disciplinare della Federciclo e gli ha abbuonato gli ultimi due mesi di stop: il Pirata, che fu squalificato in seguito al ritrovamento di una siringa di insulina nel suo bagaglio, potrà tornare a correre lunedì prossimo e probabilmente sarà in gara alla Settimana «Coppi e Bartali» a fine mese. Se il Tas non avesse condonato i due mesi a Pantani, il romagnolo non avrebbe potuto prendere il via al Giro d'Italia per soli 6 giorni. Cipollini gli lancia la volata: «Lui serve al pubblico, spero gli facciano correre la Sanremo».