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Dalla televisione sono scomparsi i programmi estivi: tutta l'insoddisfazione di Maurizio Costanzo

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Maurizio Costanzo
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Chi non è più giovanissimo, ricorderà che, tra fine giugno e primi di luglio, in passato la televisione proponeva alcuni programmi cosiddetti "estivi". Da località marine o montane, comunque avevano come tema di racconto l'estate. Con la scusa che c'è il Covid, questi programmi non si fanno più. Quella è una scusa o non si fanno per altri motivi? Saperlo sarebbe piacevole. Mi complimento con Camila Raznovich che, su Raitre, alle 21.20, da domenica 13 giugno propone "Kilimangiaro estate". Questo programma, anche d'inverno, fa conoscere luoghi assolutamente sconosciuti che non raggiungeremmo mai. Ho fatto personalmente più viaggi con la Raznovich che con i miei familiari.

 

 

D'estate, dicevo, non si fanno più programmi dedicati alla stagione. Rimane, però, la possibilità, a giugno, luglio e agosto, di rivedere film che sono piaciuti. Ad esempio, martedì 15 giugno su Retequattro alle 21.20, è andato in onda "Io, loro e Lara" di Carlo Verdone. Ma, a dir la verità, ce ne sono molti altri. C'è un canale, "Cine34", che fa una programmazione cinematografica molto italiana che merita attenzione ed encomio. Rivedere alcuni film fa capire come talvolta il cinema italiano è stato importante, anche quando, attraverso i film di Pierino, ha sollevato l'industria cinematografica da una lunga crisi. È tempo di bilanci. È certamente positivo quello di "Dritto e Rovescio", il talk politico condotto da Paolo Del Debbio andato in onda il giovedì su Retequattro alle 21.20. "Dritto e rovescio", ha quasi sempre battuto i concorrenti nello stesso orario.

 

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