Esce il libro di Antonio Perri "Voler morire: capire l'eutanasia"
Esce, per la collana Formniveau della casa editrice Graphofeel, un saggio dedicato allo scottante tema del fine vita dal titolo “Voler morire: capire l’eutanasia”. Il testo è curato da Antonio Perri, professore di Linguistica generale con una formazione da antropologo culturale, e offre vasti spunti di riflessione sull’ambiguità della terminologia utilizzata nella discussione, a tratti violenta, sull'eutanasia, tra sostenitori e detrattori della necessità di una legge che regoli il fine vita.
“L’eutanasia a ben vedere - osserva Perri – è uno dei modi in cui può dirsi il rifiuto della cura. Ma il confine che fissa quanto la cura sia oggettivamente proporzionata rispetto alla condizione esistenziale del malato è aperto, fuzzy, sfumato appunto. Ci si muove entro i principi incerti (anche per la più salda dottrina religiosa) della morte quale condizione umana e dell’opportunità di prestare cure senza accanimento. La desistenza dalle cure va senza dubbio interpretata e capita da medico e familiari del pazienze ma questo, a volte, può non bastare: se il messaggio volutamente semplificato in forma di slogan è Accogliere la morte, non provocarla, sarà difficile inserirlo come tale in una legge, a meno di discutere sino in fondo il senso del termine provocarla”.
Perri conduce il lettore in un percorso che chiarisce i molti concetti in gioco con grande efficacia emotiva, senza perdere mai di vista la storia del pensiero (un capitolo è dedicato alla libertà del volere come questione filosofica o etica) e il panorama giuridico, dalle norme della Costituzione italiana alla legge del 22 dicembre 2017 sul testamento biologico; illustra esempi concreti, come quello recentissimo della Spagna e quello, più noto, della Svizzera, in cui i legislatori sono stati in grado di dare forma concreta alla possibilità di coniugare rigore e rispetto per la dignità del malato.
Antonio Perri insegna Linguistica generale e Sociolinguistica presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa. In anni recenti si è occupato di lingue di minoranza, lingue segnate ed heritage languages, approfondendo i temi legati alla traduzione interculturale. È autore di numerosi saggi sulla traduzione, sulla scrittura e sulla tutela delle lingue minoritarie.