
Sanremo 2025, le pagelle del Festival: Coma_Cose maestri del tormentone

Ecco le pagelle dei 14 Big che si sono esibiti nella terza serata del Festival di Sanremo 2025 targato Carlo Conti.
Coma_Cose Voto 7.5
E vabbè, ci arrendiamo. Non sarà la nona sinfonia di Beethoven ma il ritornello di «Cuoricini» ha già conquistato il cuore del Festival. Fausto Lama e California sanno di avere tra le mani la ciambella col buco e fanno divertire tutti.
Clara VOTO 6.5
Sale piano come la «Febbre». E alla fine colpisce nel segno. Sintesi tra interpretazione intensa e voglia di ballare. Il suo pop prova a puntare lontano. Ci riuscirà?
Brunori Sas VOTO 7
Folk singer come non se ne sentivano da un po’. Cantautore sincero che dedica il brano alla figlia ispirandosi a un «albero delle noci». Cantando la verità con una chitarra a tracolla. Come una volta.
Sarah Toscano VOTO 6.5
La più giovane del gruppo ha un pezzo che diverte tra «Amarcord» e ritmo, strizzando l’occhio alla modernità. Chissà se sa chi è Edith Piaf...
Massimo Ranieri VOTO 6
Per chi ha vinto il Festival con «Perdere l’amore» è difficile tornare sul palco dell’Ariston. Tra gli autori di «Tra le mani un cuore» ci sono anche Tiziano Ferro e Nek. La voce non tradisce ma al pezzo manca qualcosa.
Joan Thiele VOTO 6.5
Imbracciare una chitarra elettrica in epoca di autotune fa già un certo effetto. Atmosfere avvolgenti e melodie sinuose e perfino il «bang bang» di Cher per una cantautrice da seguire con attenzione.
Shablo feat. Guè, Joshua, Tormento VOTO 6.5
«La mia parola» strizza l’occhio all’hip hop più classico d’oltreoceano. Sul palco arrivano tre generazioni di rapper che danno corpo a una street song un po’ troppo edulcorata.
Noemi VOTO 6.5
Ha la rara capacità di emozionare e dare profondità a qualunque cosa canti. Valorizzando ogni melodia che passa dalle sue parti. Capita anche con la sua «Se t’innamori muori».
Olly VOTO 7
La nostalgia è il tema centrale di una canzone che sembra avere i numeri per arrivare fino in fondo. Olly si sforza un po’ troppo ma evita barocchismi e sdolcinature. Se ne rendono conto anche all’Ariston.
Modà VOTO 5.5
Il tempo non sembra essere passato. Kekko Silvestre è sempre uguale a se stesso. Anche troppo. «Non ti dimentico» non fa eccezione.
Tony Effe VOTO 7
Spirito romano in uno stornello da sanpietrino che capovolge l’idea che abbiamo di Tony Effe. Applausi al coraggio di far vedere che oltre ai tatuaggi c’è di più.
Irama VOTO 6
La scrittura di Blanco si sente. Eccome. Irama la porta in scena con la solita personalità e convinzione ma lo abbiamo ascoltato in episodi migliori.
Francesco Gabbani VOTO 6
Molto classico, forse troppo. La canzone c’è ma non emoziona come avrebbe potuto. Il suo inno alla vita fa di Gabbani uno chansonnier d’altri tempi.
Gaia VOTO 6.5
Il pop sale in cattedra e la sua presenza scenica fa il resto. Il ritmo c’è e coinvolge ma la cantante italo-brasiliana aveva le carte in regola per osare di più.
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