
Brunori Sas canta per la figlia. Tony Effe il trapper principino: spazio all'amore

Una geografia stravolta e il dubbio come unica bussola. Brunori Sas, protagonista e favorito di Sanremo 2025, debutta all’Ariston vestendo prima i panni di padre e poi quelli di artista. Con un testo fitto e un sentimento mai diluito, che sfugge alla pianificazione e si scontra con gli spigoli della genitorialità, il cantautore si mette a nudo e dà voce all’amore per la sua piccola Fiammetta. La parola, che in questa rubrica è in primo piano, diventa per lui l’unità utile a ridisegnare un mondo nuovo. Un sottosopra in cui ci si può orientare solo attraverso la lunghezza dei riccioli della figlia che crescono e tengono traccia del tempo che corre. La paura di non riuscire a contenere un moto d’animo per natura imprevedibile sgorga dalla penna di Brunori, che poi esplode sul ritornello e tocca le corde più profonde degli ascoltatori. «Che tutto questo amore io non lo posso sostenere. Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore. E posso navigare anche in assenza di stella polare», intona nel brano «L’albero delle noci». E la platea si abbandona a un applauso liberatorio.

Date una penna a Fedez e vi dirà chi è. Rose Villain "pret" piace
Coperti i tatuaggi e abbandonate le sbavature del trapper che con la Dark Polo Gang infiammava folle di ragazzini, Tony Effe buca invece la crosta esterna (quella del duro) e firma uno stornello che parla di Roma e della romanità. «Nun conta niente si crolla er monno. Io m'aricordo solo di te», dice, rivolgendosi a una figura femminile non meglio specificata. Poi, sui social, si presenta così: «Come mamma m’ha fatto». Le rumorose polemiche scoppiate a Capodanno, quando Tony è stato escluso dal Concertone della Capitale, sono già un lontano ricordo. Il boom delle richieste a San Gregorio Armeno per la statuina che lo ritrae, invece, è una novità. «Ma che fatica riprodurre tutti i suoi tatuaggi», scherza lo scultore napoletano Marco Ferrigno, non tenendo però conto della metamorfosi dell’artista da ragazzo urban a principino. Nicolò Rapisarda, questo il vero nome del concorrente del Festival, lascia la spocchia a casa (per fortuna) e porta il pubblico dalla sua parte proprio rinunciando a impalcature inutili. Il cantante si presenta agli incontri con le patch per le occhiaie sul viso e indossando ciabatte e vestaglia, ma si rincorrono voci di mazzi di rose rosse comprati per la fidanzata Giulia De Lellis (alla quale probabilmente sussurrerà strofe romantiche).
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
