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Ballando con le stelle, Milly tuona sul caso Madonia: "Non lì per se stesso"

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A Ballando con le stelle è esploso il caso Angelo Madonia e quella che sta per concludersi è stata una settimana difficile per Milly Carlucci. Il maestro di Federica Pellegrini ha lasciato la trasmissione per quelle che la Rai ha definito “divergenze professionali emerse nel corso del programma” e, al suo posto, è arrivato l'amato Samuel Peron. Cos'è successo davvero? Nelle retrovie, qualcuno ha detto che a pesare sulla scelta del professionista e della produzione sia stato l'ultimo litigio tra il coreografo e la giurata Selvaggia Lucarelli, ma a fare chiarezza sul terremoto che ha "sconquassato" il dancing-show ci ha pensato la conduttrice stessa. 

 

 

Ballando con le stelle è "un programma che si basa su un assunto fondamentale. Prendiamo persone che sono famose in altri campi e che noi affidiamo a un maestro o una maestra. Il maestro diventa un mondo per questo personaggio. Diventa un supporto psicologico in tutto e per tutto. La paura di fare una figura di schifo c'è in tutti perché mette in gioco la propria carriera. L'assunto fondamentale è che debba esserci un'unità tra maestro e allievo", ha spiegato Carlucci parlando ai microfoni de La vita in diretta.

 

 

Un'unità, ha continuato, "che c'è sempre stata. Davanti alla giuria, il maestro difende l'allievo sempre e non mette le cose personali davanti alla giuria. Meno che mai devono avere riverbero sulla vita quotidiana". Il maestro, cioè quella figura di supporto che insegna e aiuta il concorrente, "è la produzione. Non è lì per presentare se stesso. È l'estensione del programma che abbraccia, protegge e spinge in avanti i propri protagonisti", ha tuonato la conduttrice. "Questo è sempre successo con tutti per 19 anni. In questo caso, purtroppo, è successo che cose personali hanno distratto il maestro, ma la questione non è il personaggio 'nome e cognome', ma riguarda chiunque lavori in Ballando con le stelle", ha concluso. 

 

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