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Michele Bravi e Fiorella Mannoia, sorpresa al Sistina: "Se avessi avuto un figlio...". La dedica

"Mi sarebbe piaciuto, se avessi avuto un figlio, avere un figlio come te". Fiorella Mannoia, maestra della parola e sempre attenta ad aderire a un tempo che cambia, ha omaggiato così Michele Bravi al Teatro Sistina di Roma. Il cantautore ha concluso nella Capitale il tour "Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi", che nasce dal desiderio di capire che cos'è la poesia e perché spunta fuori. Sulle note di "Maneggiami con cura", un pezzo che ribadisce "l'unicità di tutti", e con la complicità di un quartetto d'archi, una batteria e un pianoforte, la cantante romana ha raggiunto il centro del palco e il pubblico, ancora timido, è esploso in un sentito applauso. Poi è stata la volta di "In viaggio", un brano in cui Fiorella ha racchiuso "tutte le raccomandazioni" che farebbe a "una figlia immaginaria" prima di lasciarle la mano e vederla correre nel mondo. "Stasera la dedico a un figlio, a Michele, che è speciale", ha detto guardandolo negli occhi e stringendogli la mano. Un momento, questo, di empatia tangibile. Non sono mancati, durante lo spettacolo, passaggi di esilarante e imprevista ironia. "Mi hanno detto di guardare gli spettatori negli occhi per capire se mi seguono. Io lo capisco se gli occhi sono gonfi", ha scherzato l'artista umbro. A quel punto, dalla prima fila hanno iniziato a sventolare i fazzoletti per confermare, anche questa volta, l'effetto catartico della sua musica. Quando ha visto Mannoia per la prima volta, ha raccontato poi, era piccolo e alla mamma diceva "voglio fare quello che fa lei". Quindi ha guardato in alto (dove probabilmente era seduta la madre), ha salutato la sua superospite e si è concesso quell'espressione troncata che a Roma si usa proprio come a dire "beccati questa": "Mamma, tiè". (Valentina Bertoli )

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