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Ascolti tv, per Insinna e Augias falsa partenza su La7: 2,6 e 2% di share

Marco Zonetti
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«Un Governo incompetente vuole riscrivere la storia, ma demolisce la Rai», inveiva qualche mese fa Corrado Augias in polemica con l’esecutivo di Giorgia Meloni, apprestandosi a lasciare la tv pubblica dopo «soli» 63 annidi collaborazione. Chi, dopo un simile j'accuse, temeva che il giornalista e scrittore svanisse definitivamente dal video si è dovuto però ricredere. Oltre a vederlo ogni settimana al timone del talk show La Torre di Babele su La7, Augias ha preso infatti le redini di uno spin-off pomeridiano sempre sullo stesso canale. Parliamo de La torre di Babele Doc, anch’esso come il suo capostipite introdotto (provocatoriamente?) dal coro del quarto atto del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, «Tutto cangia, il ciel s’abbella», storica sigla dell’inizio delle trasmissioni Rai dal 1954 al 1986. Andato a sostituire dal lunedì al venerdì l’apprezzato C’era una volta il Novecento condotto dai trentenni Alessio Orsingher e Luca Sappino (non è un Paese per giovani...), la nuova avventura televisiva del quasi novantenne Augias ha esordito con un assai magro 2% di share.

 

 

Da notare che, nella stessa fascia su Rai2, Pierluigi Diaco – massacrato per via dell’amicizia con Giorgia Meloni – ha portato con il suo BellaMà nel giro di due sole stagioni la seconda rete dal 3% a un ottimo 6.2%. Per qualche strano motivo, però, nessuno lo fa mai notare. Sempre lunedì su La7, in fascia preserale dopo Augias, un altro volto Rai, l’amatissimo Flavio Insinna, ha debuttato con il suo nuovo quiz Famiglie d’Italia ottenendo un non entusiasmante 2.6%. C’è da dire che, a differenza di Augias, il simpatico e valente Insinna ha lasciato la Rai senza polemiche, malgrado fosse abituato ad ascolti fantasmagorici con L’Eredità su Rai1. Al posto del quale, sta andando in onda Reazione a Catena condotto da Pino Insegno, anch’egli messo alla berlina per i suoi rapporti amicali con Meloni.

 

 

Come avevano fatto per Stefano De Martino al quale avevano vaticinato un disastroso risultato su Rai1 in sostituzione di Amadeus – quando invece il giovane presentatore di Torre Annunziata sta macinando record su record - le Cassandre di sinistra avevano preconizzato un calo di ascolti per Reazione a catena non appena fosse partito Insinna su La7. E invece, ancora lunedì in fascia preserale, non solo Pino Insegno non è stato scalfito dal debutto del predecessore su un altro canale, ma in barba ai detrattori ha finanche visto crescere il numero di spettatori e la percentuale di share del suo game show in onda su Rai1.

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