Ascolti tv, De Martino inarrestabile. Amadeus fa peggio di Real Time
La saga che vede contrapposti i due presentatori televisivi Amadeus e Stefano De Martino si arricchisce ogni giorno di nuovi colpi di scena. Sconfessando sempre più le Cassandre della Sinistra che, alla notizia dell'esodo di Ama sui canali Discovery e della sua sostituzione con il collega più giovane, gridavano come di consueto a «TeleMeloni» vaticinando sciagure inenarrabili per Affari tuoi e per Rai1. Nulla di più falso. De Martino veleggia infatti sull'Ammiraglia Rai con il vento in poppa, per nulla scalfito dal cambio al timone. Mentre, salpato due settimane fa sul Nove, Chissà chi è – già I soliti ignoti – pilotato dal pur bravissimo Amadeus continua a navigare in cattive acque. Il suo game show resta finora inchiodato su una media del 2-3% di share, inferiore a quella che ottenevano alla stessa ora e sullo stesso canale Paolo Conticini con Cash or Trash – Chi offre di più? e Gabriele Corsi con Don't forget the lyrics!. E, soprattutto, battuto perfino dalla concorrenza interna di Casa a prima vista in onda su Real Time, canale a sua volta di proprietà di Discovery.
Il flop di Chissà chi è? Ecco il vero colpevole: Amadeus si arrampica sugli specchi
Giorni fa, per risollevare le sorti del suo programma, Amadeus si è addirittura inventato una sorta di video «tutorial» su Instagram per insegnare agli spettatori come selezionare il canale Nove sul telecomando, discusso espediente che non ha però sortito alcun effetto sull'Auditel. Dopodiché, domenica sera, ha partecipato alla prima puntata della nuova stagione di Che tempo che fa, raccontando a Fabio Fazio che il suo obiettivo era effettivamente partire dal 3%, che il programma ha bisogno di tempo per ingranare e che molti spettatori non sanno ancora che è iniziato. Dichiarazioni che stridono con il putiferio scatenatosi alla notizia del suo esodo, accompagnato da timori istituzionali di crolli di ascolti per la Tv pubblica e da durissime prese di posizione da parte di Massimo Giannini, secondo cui In Rai restavano «solo i servi». Soprattutto, le parole di Amadeus contrastano con l'inattesa decisione di allungare Chissà chi è fino alle 22.00, onde evitare la concorrenza con De Martino e Affari tuoi nell'ultima mezz’ora. Se come rivelato a Fazio il 3% di share era atteso, per quale motivo estendere la durata delle puntate?
Mossa disperata per "Chissà chi è", Amadeus va ai tempi supplementari
Negli ultimi giorni, dopo che Amadeus aveva toccato il record negativo del 2.4% a differenza del 4% dei predecessori, e osservando il calo di audience del game di Corsi anticipato in access per lasciare spazio a Chissà chi è, si era ventilata l'ipotesi di uno spostamento di quest'ultimo nel palinsesto. Evidentemente, l'improvvisa scelta di allungare le puntate mira a scongiurare tale cambiamento ancor più drastico. Pure, «Ama» può fregiarsi di aver battuto almeno un record di ascolti. Peccato per lui, a tutto vantaggio di Fabio Fazio che, durante l'ospitata dell'ex presentatore di punta della Rai a Che tempo che fa, ha infatti toccato il picco Auditel. Il vero primato, però, è stato ancora una volta quello del convitato di pietra del colloquio tra Fazio e Amadeus, ovvero Stefano De Martino. Che, sempre domenica, ha battuto il suo record personale ottenendo con Affari tuoi su Rai1 il 27.2% pari a una media di 5.283.000 spettatori, con picco del 32%. L'anno scorso, al debutto della prima stagione di Che tempo che fa, Amadeus con Affari tuoi sulla Prima Rete Rai aveva invece radunato una media di 4.504.000 teste pari al 22.4%. Un'altra vittoria per il vituperato De Martino, accusato dalla Sinistra di essere finanche agevolato da un'amicizia con Arianna Meloni, bufala categoricamente smentita dai due diretti interessati. E grande soddisfazione per il Dg Rai Roberto Sergio e per il direttore dell'Intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea che, in maniera lungimirante, avevano scommesso fin da subito sul ballerino-presentatore scoperto da Maria De Filippi.
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