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Capalbio Film Festival, Margot Sikabonyi: "Il successo non dà la felicità. Lo yoga è la mia terapia"

Giulia Bianconi
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Margot Sikabonyi è cresciuta nella fiction di Rai 1 «Un medico in famiglia», interpretando il personaggio di Maria Martini, la nipote maggiore di nonno Libero (Lino Banfi), da quando aveva 15 anni. Quel ruolo le ha dato grande popolarità, ma allo stesso tempo è stata una trappola di successo dalla quale ha cercato una via di uscita. Lo ha fatto attraverso un percorso di scoperta di se stessa che tre anni fa l’ha portata a scrivere «Respira! Alla ricerca della calma nel caos». Un libro nel quale ha raccontato i suoi viaggi, anche interiori, e il rispetto verso la natura che ci circonda. Ieri nella giornata conclusiva del Capalbio Film Festival, dedicata all’ecosostenibilità, l’attrice romana, oggi 41enne, ha ricevuto il Premio CFF 2024 Green Ciak per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, per il suo «essere così appassionata, curiosa e piena di energia. Una donna con tutte le potenzialità per cambiare il mondo».

 

«Quando ho iniziato "Un medico in famiglia" ero giovanissima. Era il1998 e tutti noi non pensavamo che quella serie avrebbe avuto così tanto successo - ha raccontato Sikabonyi in un incontro con il pubblico alla Locanda Rossa di Capalbio - Per me è stato un cambio di vita enorme. Mi sono trovata a contatto con una serie di persone che avevano tanto successo, ma allo stesso tempo erano anche tanto infelici. E ho sentito di stare andando pure io in quella direzione. La fama è qualcosa che non risolve l’esistenza, e che ti può allontanare da te stesso».

 

L'attrice ha iniziato a capire cosa contasse realmente nella vita quando è morto il padre. «Ho cominciato a farmi delle domande, mi sono chiesta perché fossi su questo pianeta e perche cosa valesse la pena vivere- ha detto ancora- Tutte le cose luminose che avevo intorno portavano a un vuoto. E ho iniziato a fare una ricerca di me stessa». In quel percorso di scoperta, Sikabonyi si è avvicinata allo yoga, diventando un'insegnante: «Per me è stata una forma di terapia. Ho capito che se non stavo bene io dentro, per riempire quella voragine di infelicità consumavo cose inutili. E ho compreso anche di dover stare più in ascolto di me stessa. Il nostro silenzio ci spaventa. Ma è nel momento in cui ho trovato quel "centro" attraverso il respiro profondo, un atto di ribellione contro il sistema, che ho iniziato a stare bene. Noi possiamo cambiare il mondo attraverso un’ecologia umana. Dentro di noi c’è un vero universo. Quello che abbiamo fuori è uno specchio di quello che abbiamo dentro. Dobbiamo solo capire che abbiamo un grande potenziale interno».

 

L'attrice è madre di due bambini, di 9 e 7 anni. Ma come insegnare ai giovani che ciò che conta nella vita non è né il successo, né sono le cose effimere? «Noi genitori abbiamo una grande responsabilità- ha concluso - Dobbiamo spiegare ai nostri ragazzi che quello che ci mostrano i social non è la realtà».

La terza edizione del Capalbio Film Festival si è chiusa con il talk "One Health. La salute del pianeta e dell’uomo. Prevenzione, longevity, ambiente". Tra i relatori, anche Tiziana Lazzari, consigliere Casa Della Salute Gruppo Pesenti, medico chirurgo esperta di benessere e longevity, che ha parlato dell'importanza dello stile di vita sano che si deve alimentare di giorno in giorno.

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