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Rai, Saviano è un flop: ascolti a picco. Boccia fa litigare pure Vespa e Telese

Marco Zonetti
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Maria Rosaria Boccia fa litigare Bruno Vespa e Luca Telese. Il conduttore di Porta a Porta ha dichiarato di non voler essere strumentalizzato dall'imprenditrice e di non avere interesse a intervistarla. Frattanto, a «È sempre Cartabianca», Alessandro Sallusti sottolineava che l'intervista di Boccia a Marianna Aprile e Luca Telese era «concordata». Su X, Telese ha quindi replicato che non c’era nessuna domanda concordata e che l'intervista era «tutta a braccio». Poi la stoccata a Vespa: «Qualcuno spieghi soavemente al caro Bruno – ieri molto sofferente - che quando immagina che gli altri lavorino come lui, sbaglia». Riferimento alla puntata di Porta a Porta (leader di ascolti in seconda serata) dedicata all’imprenditrice di Pompei. «Caro il mio Luca» gli ha risposto per le rime Vespa, «l’unica mia sofferenza è non aver intervistato la Boccia. Per il resto, qualche volta deve essermi capitato di lavorare perfino meglio degli altri visto che sono su piazza da 60 anni e gli altri vanno e vengono». Va detto, per dovere di cronaca, che Telese e Aprile non hanno mai chiesto - per esempio - delucidazioni a Boccia sulla sua società diffidata dalla Camera Nazionale della Moda. Società grazie alla quale si accreditava alla Camera dei Deputati.

 

 

Quanto agli ascolti, oltre al successo di Vespa, va sottolineata l’ottima ripartenza di Marco Damilano con la terza edizione del suo Cavallo e la torre su Rai3, e il flop di Roberto Saviano con Insider – Faccia a faccia con il crimine. Il programma dell’autore di Gomorra è crollato al 4.3% di share in prima serata, battuto ampiamente dal film di Italia1 (6.8%), da Nicola Porro con Quarta Repubblica (6.6%) su Rete4, da Monica Setta con le sue Storie di donne al bivio (6.1%) su Rai2 e perfino dalle repliche di In viaggio con Barbero (4.4%) su La7. Non esattamente un epocale successo di pubblico per Roberto Saviano, che per un anno intero aveva deplorato in ogni dove la sospensione del suo programma da parte della Rai, meritandosi anche le reprimende di Selvaggia Lucarelli e di Marco Travaglio per la sua tendenza all’autocompiacimento vittimistico.

 

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