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Addio a Gena Rowlands, la musa di John Cassavetes

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Addio a Gena Rowlands. La grande attrice americana, musa del regista John Cassavetes, che è stato anche il suo primo marito, aveva 94 anni e si è spenta ieri nella sua casa di Indian Wells, in California. La sua morte è stata confermata dall’ufficio dell’agente del figlio. A giugno, Nick Cassavetes, che ha diretto la madre in «The Notebook», aveva dichiarato che alla tre volte vincitrice dell’Emmy e due volte candidata all’Oscar era stato diagnosticato l’Alzheimer.

 

 

 

Nel corso della sua carriera la Rowlands è stata candidata 2 volte al Premio Oscar, 9 al Premio Emmy, vincendone 4, e 8 volte ai Golden Globe, vincendo in due occasioni, nel 1975 e nel 1988. Ha inoltre vinto l’Orso d’argento a Berlino nel 1977. Assieme a Melina Merkouri, Frances McDormand, Joanne Woodward, Julie Andrews, Elisabeth Bergner, Jean Simmons e Susan Sarandon è una delle 8 attrici che nella storia del cinema sono state candidate al Premio Oscar per film diretti dai loro mariti o fidanzati. Nel 1999 Pedro Almodóvar dedicò a lei, Bette Davis e Romy Schneider il suo film Tutto su mia madre. Nel 2016 ha ricevuto l’Oscar alla carriera. Il ruolo della Rowlands nei panni di Mabel Longhetti nel dramma del 1974 «A Woman Under the Influence», scritto per lei e diretto dal marito John Cassavetes, ha fatto ottenere all’attrice la prima delle due nomination agli Academy Award. L’altra nomination è stata per «Gloria» (1980), diretto sempre dal marito. L’attrice lascia il secondo marito, Robert, con cui è sposata dal 2012, e i suoi 3 figli Nick, Alexandra e Zoe Cassavetes.

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