Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Maneskin separati in casa. Lo strappo di Damiano e il rischio scioglimento

Carlo Antini
  • a
  • a
  • a

Sono sul tetto del mondo. Osannati e richiesti ovunque. Hanno suonato sullo stesso palco dei Rolling Stones, tenendo testa a Sua Maestà Mick Jagger. Eppure sui social scoppia la bufera. I fan sono in ansia. Che sta succedendo ai Måneskin? I quattro rocker romani in questi giorni sono in tournée attraverso l’Europa. Sul web si fanno vedere mentre ridono e scherzano insieme ma c’è qualcosa che serpeggia sotto traccia. Da mesi. Damiano David si è trasferito in California per seguire la sua nuova fiamma Dove Cameron. Da settimane, però, tacciono i suoi social. L’ultima apparizione risale al 25 giugno quando si è mostrato come testimonial Diesel. Ma non è tutto. Non è chiaro cosa gli frulli per la testa: di certo c’è un nuovo progetto solista annunciato ma non ancora pubblicato. Eppure ne ha parlato anche nel video podcast «The Allison Hagendorf Show». A chi gli chiedeva se nel futuro c’era un disco solista il cantante rispose: «Perché no. Penso che potrebbe essere una cosa molto positiva, da un lato, ma anche una scelta autodistruttiva. La cosa più importante è come ti accordi con la band perché è la band a cui devo tutto quello che ho ora. E se mai dovessi intraprendere una carriera solista dovrò sempre ricordarmi che è grazie a loro». Excusatio non petita...

 

 

D’altronde Victoria De Angelis sembra non essere da meno. La vediamo esibirsi come deejay sulle consolle dei club più trendy d’Europa. L’ultima performance in Polonia fa parlare ancora di sé. Non solo. La bassista d’origini danesi è diventata anche testimonial d’eccezione e protagonista di importanti spot pubblicitari in televisione. Ma lei balla da sola. Rigorosamente senza band. Come se anche lei stesse creando uno spazio di autonomia emotiva e visibilità professionale. E gli altri due? Ethan Torchio e Thomas Raggi provano a gettare acqua sul fuoco. «Con Damiano siamo affiatatissimi e sia chiaro, tutti e quattro abbiamo voglia di portare avanti progetti personali ma questo non ha nulla a che fare con la band che sta benissimo - aveva dichiarato il chitarrista in un’intervista qualche tempo fa -. Stiamo pensando alle canzoni nuove per il prossimo anno. Victoria fa le sue serate come deejay techno e si diverte un sacco. Anzi, quando posso vado ad ascoltarla perché è bravissima. Sul disco di Damiano non mi sento di dire nulla più di quanto non sia stato detto perché quello che farà, se lo farà, certamente non andrà in conflitto con i Måneskin». Ma siamo proprio sicuri?

 

 

L’avevano detto anche gli Abba quando all’inizio degli anni ’80 presero strade diverse che dovevano essere convergenti ma, alla fine, si rivelarono parallele. Le componenti femminili volevano seguire una loro strada sia nella vita personale che artistica mentre Benny e Björn erano fortemente intenzionati a lavorare ad un musical. L’ultima esibizione pubblica del gruppo avvenne nel programma inglese «The Late, Late Breakfast Show» nel dicembre 1982, considerata la data dello scioglimento del gruppo dato che nessuna rottura ufficiale è mai stata annunciata. Discorso diverso per i Beatles che hanno costellato di litigi e ripicche l’ultima parte della loro gloriosa carriera insieme. McCartney già registrava i brani del suo primo album da solista e Lennon aveva da poco esordito con la Plastic Ono Band. Ma si sa che, troppo spesso, il successo può dare alla testa e provocare vertigini da delirio d’onnipotenza. Vaglielo a dire ai fratelli Gallagher, totem del britpop ma finiti a sbattere contro un muro di incomprensioni, rancori e chitarre spaccate a terra nei camerini. Quanto ai Måneskin non ci resta che aspettare. E vedere come si evolveranno le loro carriere che oggi sembrano sempre più quelle di separati in casa. Si scioglieranno come neve al sole? Prenderanno solo pause per carriere soliste? Certamente quel fuoco che brucia sotto la cenere sta già facendo capolino sulla superficie ruvida del rock.

 

Dai blog