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Coldplay, 4 giorni di festa allo stadio Olimpico di Roma

Carlo Antini
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I Coldplay salveranno il rock. Anche questa volta. Allo stadio Olimpico di Roma il conto alla rovescia è iniziato. Stasera sarà la prima delle quattro date previste nella Capitale dalla band britannica che replicherà anche domani, lunedì 15 e martedì 16 luglio. Oltre 2 ore e mezza di show che attraverserà quasi 25 anni di successi. Il «Music of the Spheres World Tour» è partito 2 anni fa da San José e l’estate scorsa ha fatto tappa allo stadio Maradona di Napoli e al San Siro di Milano. Dalla prima data nel marzo 2022 sono stati venduti più di 7,5 milioni di biglietti e incassati più di 800 milioni di dollari, dando vita alla terza tournée più redditizia della storia, dietro solo al «Farewell Yellow Brick Road» di Elton John e all’«Eras Tour» di Taylor Swift. Quello di stasera sarà il primo concerto a Roma dal 2003. Le date della terza tranche del tour comprendono anche le prime esibizioni in Grecia, Romania e Finlandia e la prima visita a Budapest dal 2008. La tournée ha ottenuto riconoscimenti come «Favourite Touring Artist» agli AMAs del 2022 e «Tour of The Year» agli iHeartRadio Awards del 2023.

Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion incarnano il sogno di quattro musicisti che hanno avuto il coraggio di imbracciare basso e chitarra partendo dall’umidità delle sale prova per andare alla conquista del mondo. E ci sono riusciti. Dai primi concerti a Camden Town alla fine degli anni ’90, quando tutto sembrava parlare la lingua delle nuove sonorità elettroniche e dei synth digitali, hanno puntato sulla nascita del rock per il nuovo millennio. Il loro debutto discografico coincide con l’alba del XXI secolo: il primo album «Parachutes» fu pubblicato proprio nell’estate del 2000. Da allora 9 album e 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Tra le frecce al loro arco singoli come «Fix you», «The scientist», «Viva la Vida», «Clocks», «Paradise», «In my place», «Adventures of a lifetime», «Trouble» e «Magic». Fino all’ultimo brano uscito solo qualche settimana fa e intitolato «feelslikeimfallinginlove». Il video è stato girato nel teatro Odeon di Erode Attico di Atene, risalente a 2mila anni fa, davanti a un pubblico invitato tramite i social. La regia è stata affidata a Ben Mor, già autore del video di «Hymn For The Weekend» con Beyoncé. Protagonista è l’attrice, scrittrice e narratrice Natasha Ofili (la Principal Karen Vaughn nella serie Netflix di Ryan Murphy, «The Politician»), che ha firmato anche la storia e la direzione creativa. La Ofili ha interpretato la canzone nella lingua americana dei segni e nel video sono presenti anche i membri sordi della sezione della Lingua dei Segni Venezuelana (LSV), del Coro de Manos Blancas (Coro delle Mani Bianche), di El Sistema Venezuela, un ensemble artistico di fama mondiale di Barquisimeto sostenuto in collaborazione con la Fondazione Dudamel. Nonostante abbiano dichiarato che non pubblicheranno più album a partire dal 2025, per i Coldplay non è ancora arrivato il momento di concedersi una pausa. «feelslikeimfallinginlove» è il primo singolo estratto dal loro decimo album «Moon Music» che uscirà il 4 ottobre. L’album stabilirà nuovi standard di sostenibilità, con ogni LP realizzato al 100% con bottiglie di plastica riciclate (9 bottiglie per disco), ed è già disponibile per il pre-ordine su EcoCD, EcoRecord LP e digitale.

L’ambiente, insomma, sembra essere davvero una priorità per Chris Martin & Co. Un rapporto del Massachusetts Institute of Technology ha rivelato che l’attuale tour ha prodotto il 47% in meno di emissioni di CO2 rispetto al loro precedente tour negli stadi del 2016/17 e che sono stati già piantati 5 milioni di alberi in tutto il mondo (quasi uno per ogni fan presente ai concerti). E l’Olimpico di Roma non fa eccezione. Davanti al palco montato sotto la curva sud, gli spettatori avranno i loro Xylobands, braccialetti luminosi comandati a distanza con un chip wireless che creeranno una magia mozzafiato e multicolore. Alla fine del concerto, però, i braccialetti hi-tech dovranno essere restituiti per essere riutilizzati alla tappa successiva. Così, oltre al rock, i Coldplay proveranno a salvare anche il mondo.

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