l’anticipazione
Cinema, la Disney ci prova: ecco il sequel de “Il diavolo veste Prada”
Dopo 18 anni, Il diavolo veste Prada, film di grande successo del 2006 diretto da David Frankel, avrà un sequel. La Disney sta sviluppando, infatti, il seguito della pellicola con Meryl Streep nel ruolo di Miranda Priestly, la potentissima direttrice della rivista di moda «Runway», e Anne Hathaway ed Emily Blunt nei panni delle sue assillanti assistenti (Andrea Sachs ed Emily Charlton). La sceneggiatrice del film originale Aline Brosh McKenna («Crazy Ex-Girlfriend», «Da me o da te») è in trattative per tornare a scrivere il prossimo capitolo. Non è chiaro chi tornerà del cast originale, scrive «Variety» che ha anticipato la notizia, ma secondo quanto riferito la trama seguirà Priestly mentre naviga in mezzo al declino dell’editoria tradizionale e si confronta con il personaggio di Blunt, ora dirigente di alto livello di una casa di moda di lusso, che dispone di un ingente budget pubblicitario di cui la direttrice ha disperatamente bisogno.
Basato sul romanzo di Lauren Weisberger del 2003, che racconta l’esperienza da incubo di una giovane donna che lavora in una rivista di moda (Weisberger ha lavorato come assistente personale per la direttrice di «Vogue America» Anna Wintour), Il diavolo veste Prada è stato un successo al botteghino, guadagnando 326,7 milioni di dollari in tutto il mondo e facendo ottenere a Meryl Streep un Golden Globe come miglior attrice in una commedia, oltre a una nomination all’Oscar. Anche la stilista Patricia Field è stata candidata all’Oscar per i costumi del film.
Negli anni successivi i fan hanno sperato a lungo che non fosse «tutto finito» per Miranda, Andy ed Emily. Il trio di attrici ha continuato a tenere viva l’attenzione del pubblico sul film, riunendosi di recente sul palco dei SAG Awards di febbraio. Hathaway e Blunt hanno anche ricordato la realizzazione del film per la serie «Actors on Actors» di «Variety», rivisitando alcuni dei momenti più iconici del film e raccontando anche episodi inediti della Streep. «Abbiamo avuto una bomba di gioia in quel film», ha detto Blunt, «Non so se qualcuno di noi sapeva che sarebbe diventato quello che è diventato. Il film mi viene citato ogni settimana. È stato il film che ha cambiato la mia vita».