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Serena Bortone, "Che sarà" in caduta libera. E non c'entra la censura

Malombra
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Chesarà, talk condotto su Rai3 da Serena Bortone, ormai divenuta emblema della resistenza alle perfide censure di «TeleMeloni» dopo il caso Scurati, è a rischio chiusura. Lo apprendiamo dal quotidiano La Repubblica, che si straccia preventivamente le vesti circa le sorti della simpatica conduttrice e della sua ultima fatica televisiva. Secondo il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, Chesarà non sarebbe presente nei prossimi palinsesti autunnali, e tale possibilità ha scatenato una ridda d'insinuazioni su possibili ritorsioni da parte di «TeleMeloni» dopo il putiferio scatenato dalla «cancellazione» del monologo di Antonio Scurati. Un monologo così censurato da essere stato quasi più recitato di quello dell'Amleto di Shakespeare, come ha fatto notare il nostro direttore Tommaso Cerno.

 

 

Ironie a parte, Repubblica si lancia anche in una debole difesa dei dati di ascolto di chesarà, che invece sarebbero la principale ragione di un'eventuale cancellazione. Dopo essersi arenato a lungo su un deludente 3% di share, complice «l’effetto Scurati» chesarà ha raggiunto negli ultimi tempi a fatica il 4%. Una percentuale piuttosto bassa per l’access prime time di Rai3, abituata fino all’anno scorso al 9% de Le Parole di Massimo Gramellini, ora migrato con successo a La7 e costante vincitore della guerra Auditel contro Bortone. Laddove i numeri di Gramellini rappresentavano un ottimo traino per la prima serata del sabato di Rai3, il 3-4% di Serena costituisce invece un risultato non utile a dare slancio al programma successivo. Lo dimostrano i vari flop avvicendatisi quest’anno in prime time sulla Terza Rete il sabato, con l'eccezione de Le Ragazze di Francesca Fialdini, riuscita a riportare il canale a un 4% di share, dopo abissi dell'1-2% di altre sue colleghe e colleghi.

 

 

La domenica, poi, il basso traino di chesarà non giova a Report di Sigfrido Ranucci che, per raggiungere il suo prodigioso 8-9% di share contro la corazzata Fazio, deve risalire ogni settimana l'Everest. Basti guardare le curve Auditel. Alla luce di questi dati, senza evocare strumentalmente spettri di epurazioni "fasciste" com'è stato fatto in questi giorni, si può dire che il programma di Serena- a differenza di Oggi è un altro giorno - è stata una scommessa perduta? Scommessa vincente è invece senz'altro Il Cavallo e la Torre di Marco Damilano. Osteggiato fin dall'inizio dai sindacati di Sinistra della Rai, il talk quotidiano condotto su Rai3 da Damilano si assesta su un'ottima media del 6-7% di share garantendo con successo un presidio di servizio pubblico in un orario perlopiù costellato da quiz e telefilm. Bel colpo.

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