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Sanremo, Codacons subito in pressing su Carlo Conti: l'altolà su canzoni, televoto e pubblicità

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Era nell'aria da giorni e l'annuncio ufficiale è arrivato questa mattina al Tg1: Carlo Conti sarà il direttore artistico e il conduttore delle prossime due edizioni del Festival di Sanremo. "È ufficiale da oggi, si inizia a lavorare e ci sono degli step ben precisi: adesso c’è la cosa più importante, che è il regolamento, poi inizieremo ad ascoltare le canzoni delle nuove proposte, poi quelle dei big e come ultima cosa cercherò di capire la squadra con me sul palco per la presentazione e tutti gli ospiti e quello che ne deriva", ha detto il presentatore toscano al telegiornale diretto da Gian Marco Chiocci. Con lui ci saranno gli amici di sempre Leonardo Pieraccioni e Giorgio  Panariello? "Credo di no, almeno non in presenza fissa - ha risposto il conduttore - penso di andare avanti con l’idea di alternare tutte le sere qualcosa di diverso. E poi - ha scherzato - facciamo troppe cose insieme, non li sopporto quasi più quei due...".

 

Passa qualche ora dal Codacons, l'associazione di consumatori che ha a lungo battagliato con la Rai e Amadeus per le ultime edizioni di Sanremo, dirama una nota per lanciare un appello al nuovo padrone di casa dell'Ariston. "Il Codacons rivolge oggi un appello a Carlo Conti, scelto dalla Rai per la conduzione delle prossime due edizioni del Festival di Sanremo. Chiediamo a Conti di rompere col passato e di allontanarsi il più possibile dalla strada tracciata da Amadeus - spiega il l'associazione - La musica deve essere riportata al centro dell’evento, perché negli ultimi anni le scelte che hanno interessato il Festival sono andate nell’unica direzione di garantire alla trasmissione un pubblico di giovanissimi e l’attenzione dei social network, a tutto discapito della qualità dei brani in gara".

Il Codacons nella nota entra nel dettaglio: "In tal senso chiediamo a Carlo Conti di istituire una apposita commissione tecnica per la scelta delle canzoni dei prossimi festival, che tenga conto del reale valore dei brani e degli artisti che li eseguono, e non del numero di follower sui social o delle visualizzazioni sul web garantite dai cantanti, né della loro momentanea notorietà legata a partecipazione a talent show canori. Infine, considerati i gravi problemi sul fronte televoto e pubblicità occulta che hanno interessato gli ultimi Festival, il Codacons chiede a Conti di prevedere la partecipazione di un rappresentante dell’associazione a tutte le fasi di Sanremo, a garanzia di trasparenza verso il pubblico", conclude l'associazione dei consumatori. 

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