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La7, Cairo ci mette una pezza sul caso Mentana-Gruber: serve rispetto reciproco

Urbano Cairo cerca di mettere la parola fine sulla violenta lite tra Lilli Gruber ed Enrico Mentana. L’editore di La7 ha pubblicato un comunicato sulla vicenda degli scontri a distanza nella sua rete televisiva: “La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra. Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco. Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un'Azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l'autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti. Un'Azienda che ha saputo negli anni mantenere e ampliare il livello di occupazione, risanarsi economicamente, e diventare un punto di riferimento di eccellenza nel panorama informativo e culturale italiano. Per questo va preservata e tutelata sempre da parte di tutti noi, che ci lavoriamo quotidianamente con passione e orgoglio”. “Sottoscrivo”, il commento di Mentana su Facebook a proposito del richiamo di La7.

 

  

 

La scintilla era stata innescata per il ritardo con cui è stata data la linea a Otto e Mezzo nella puntata di lunedì 6 maggio. La conduttrice si è espressa a inizio trasmissione: "Benvenuti alle 20:46 e non alle 20:30...ma insomma l'incontinenza è una brutta cosa". Il conduttore del TgLa7 aveva risposto su Facebook prendendo le distanze "da maleducati e ignavi", deluso anche dal silenzio dei vertici. "Dall'uno al nove per cento in mezz'ora. Questa è la curva degli ascolti del tutto simile a quelle dei giorni precedenti del Tgla7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio gravemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente. Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi", lo sfogo nel post social. 

 

 

Ieri, in serata, il direttore aveva rincarato la dose: "Ieri sera dopo il nostro telegiornale c'è stata qualche parola in libertà di troppo", ha detto al termine del tg di La7 lasciando la linea alla pubblicità. E rientrando in studio aveva poi aggiunto: "Ieri sera siamo andati un po' lunghi ma era una giornata importantissima, con la prospettiva di pace in Medioriente e la tragedia di Casteldaccia, in più avevamo i sondaggi e come spesso accade il lunedì siamo andati lunghi. Mi scuso con i telespettatori per questo. Ma chi ci ha seguito ha avuto parole sgradevoli nei confronti del sottoscritto, io sono qui da 14 anni e non ho mai offeso nessuno, non gradisco essere offeso da colleghi e non gradisco il mutismo della rete nelle ultime 24 ore. Vediamo se domani succederà qualcosa, se non succederà nulla ne trarrò le conclusioni e le dirette conseguenze". E mentre si parlava di divorzio, con Discovery sullo sfondo e un contratto che scade a dicembre, a La7 hanno cercato di ricucire lo strappo con una nota firmata dall’editore.