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David di Donatello, "Io capitano" è il miglior film. A Cortellesi esordio e attrice

Giulia Bianconi
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«Io capitano» di Matteo Garrone ha vinto come Miglior film ai 69esimi David di Donatello. L'odissea di due ragazzi del Senegal, interpretati da Seydou Sarr e Moustapha Fall, che attraversano la loro terra per arrivare in Europa, ha conquistato i giurati dell'Accademia del cinema italiano, presieduta da Piera Detassis. Sette i premi vinti dal cineasta romano, arrivato con il suo film nella cinquina degli Oscar. Tra questi, anche la Miglior regia. Il favorito «C’è ancora domani» di Paola Cortellesi ha vinto, invece, sei riconoscimenti, tra cui Miglior esordio alla regia, Miglior attrice protagonista (Cortellesi), Miglior sceneggiatura originale scritta dalla stessa regista con Giulia Calenda e Furio Andreotti, Miglior attrice non protagonista, premio andato a Emanuela Fanelli. Cinque David per "Rapito" di Marco Bellocchio. La serata di «grande festa del cinema italiano», condotta da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, affiancati da Fabrizio Biggio e con le coreografie di Luca Tommassini, si è aperta con un omaggio a Federico Fellini e l'esibizione di Mamhood.

 

 

La cerimonia di premiazione ha visto sfilare i grandi protagonisti e professionisti della settima arte sul palco allestito nell’iconico Teatro 5 degli studi di Cinecittà di Roma (tanto amato da Fellini), con incursioni dai teatri 14 e 18, e ha riservato qualche sorpresa. La «bizzarra storia in romanesco e in bianco e nero, con le percosse e i balletti», come l’ha definita la stessa Cortellesi, aveva battuto ogni record quest’anno, prendendo ben diciannove candidature. Il film si era già aggiudicato il David dello spettatore, per aver portato nelle sale italiane oltre 5 milioni di persone. Ma il successo del film è arrivato anche oltre i confini nazionali. «Questa è una delle mie più grandi soddisfazioni. Il successo che sta avendo"C'è ancora domani" anche fuori dall’Italia è la dimostrazione che il tema trattato dal film appartiene a tanti Paesi, purtroppo», ha detto Cortellesi, dedicando la commedia alla figlia Laura, «la sua musa», e alle nuove generazioni: «Questo film è per tutte le ragazze che si dovranno occupare di difendere i nostri diritti. Ora tocca a loro proseguire quello che abbiamo conquistato». Poi sul suo futuro da regista ha spiegato: «Tutte queste candidature sono state un benvenuto al mio esordio dietro la macchina da presa. C’è stato un cambiamento nel mio lavoro. Da attrice e sceneggiatrice ho deciso di compiere questo gesto. È il primo passo per me perché continuerò a farlo. La regia l’ho scoperta e non la mollo più».

 

 

Poi rivolgendosi sempre alle nuove generazioni, ha concluso: «Auspico che gli esordienti giovani abbiano la possibilità di avere sempre un sostegno per continuare a raccontare nuove storie». Secondo David di fila per Fanelli che lo scorso anno aveva vinto il primo grazie al ruolo in «Siccità» di Paolo Virzì. «Il ringraziamento più grande è per te, Paola. Grazie per aver voluto che la tua Marisa fossi io», ha detto l’attrice emozionata. Il Miglior attore protagonista è stato Michele Riondino, anche regista di "Palazzina Laf": «Il cinema è un'altra grande industria, crea posti di lavoro e dà ricchezze. A Taranto possiamo fare anche a meno della fabbrica, se si sviluppano altre prospettive», ha detto. Miglior attore non protagonista Elio Germano: «Questo è un film che parla di lavoro e oggi se ne fanno pochi in Italia. Forse i film non riescono a cambiare le cose, ma a farcele guardare». Premiata anche la canzone originale di «Palazzina Laf», «La mia terra» di Diodato.

 

 

«Rapito» di Marco Bellocchio ha vinto cinque premi, tra cui la Miglior sceneggiatura non originale scritta insieme a Susanna Nicchiarelli: «L’età mi rende moderatamente soddisfatto. Spero ancora di avere per qualche anno la mente a posto per fare altri film», ha detto il cineasta 84enne. Consegnati i David per il film anche ai Migliori costumi (Sergio Ballo e Daria Calvelli) e alla Migliore scenografia (Andrea Castorina e Valeria Vecellio). I David alla carriera di questa edizione sono andati all'attrice Milena Vukotic e al compositore premio Oscar Giorgio Moroder, con Giorgia che si è esibita nel Teatro 5 in uno dei suoi brani più celebri, « feel love». Il David speciale 2024 è stato consegnato al giornalista e conduttore televisivo Vincenzo Mollica, di fronte a una platea in piedi. La regista e sceneggiatrice francese Justine Triet ha ricevuto il David come Miglior film internazionale per «Anatomia di una caduta». «The Meatseller» di Margherita Giusti è stato premiato come Miglior cortometraggio.

 

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