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Rai, Liorni è pronto per L'Eredità: “Frizzi come ispirazione. E' un programma storico”

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Marco Liorni ha cominciato a condurre ’Reazione a Catena’ nel 2019 e il prossimo primo gennaio chiuderà il suo ciclo dopo 624 puntate con la finalissima del 2023 che è la numero 199 di quest’anno. «Mi dispiace tantissimo lasciare ’Reazione a Catena’ per diverse ragioni, il gruppo di lavoro, il centro di produzione di Napoli, il pubblico di Napoli, i grandi ascolti registrati dal programma», sottolinea il giornalista-conduttore a LaPresse.

 

 

«Bisogna guardare avanti, l’Eredità, che per me comincia il 2 gennaio, è un programma storico della Rai. Tanti conduttori importanti, Frizzi su tutti, ma anche Amadeus, Conti, Insinna». La tv festeggia i 70 anni. «Quale programma guardavo? Il ricordo più antico che ho è lo sbarco sulla luna, ero a casa dei miei zii, ho un ricordo molto vago ma importante. Ricordo Bianca Maria Piccinino e la tv dei ragazzi, ’Buonasera con’ che andava in onda alle 19. Allora non c’erano i quiz in quella fascia, diventata (che coincidenza!) la mia fascia in questi ultimi anni. I quiz preferiti? ’Rischiatutto’, ’Flash’. Mi ricordo anche il primo programma televisivo che ho visto dal vivo, ’Un milione al secondo’ che andava in onda su Mediaset con Pippo Baudo».

 

 

«Se mi sono ispirato a qualcuno? I miei punti di riferimento – risponde e chiosa Liorni - sono stati Corrado, Enzo Tortora, Fabrizio Frizzi, Mino D’Amato. Il programma a cui sono più legato? Sicuramente ’Italia sì’. Dovrei continuare a farlo almeno fino a giugno, nonostante sia impegnato con L’Eredità».

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