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Michele Guardì si difende dagli audio de Le Iene: "Perché mi attaccano"

Francesco Fredella
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Audio choc. Fuorionda che potrebbero lasciare il segno. Dopo il servizio de Le iene, scritto e realizzato da Filippo Roma, su quanto sarebbe accaduto durante una diretta del programma di Michele Guardì, potrebbe aprire un vero e proprio caso mediatico. Televisivo. A rompere il silenzio è Antonello Piroso, che dieci anni fa, all'interno del suo programma AhiPiroso su La7, mandò in onda gli audio con la voce camuffata che sarebbero riferiti al regista Rai. Ora sono stati rilanciati da Le Iene e in Rete la notizia ha trovato molto spazio. Secondo il servizio de Le iene, Guardì avrebbe inveito con parole molto pesanti nei confronti di figuranti e conduttori. "Capirono dirigenti televisivi di tutte le emittenti, conduttori, giornalisti, cronisti tv e perfino austeri critici. Sapevano. Capirono. Ma nessuno disse, scrisse, fece nulla", dice Piroso su Dagospia.

 

 

 


Guardì, che ha firmato i più importanti programmi della Rai, si difende da ogni accusa. A Il Tempo dice: "Mi prendono di mira perché su Rai2 sono l'unico che fa ascolti". Poi continua su Tvblog così: "Dicono che sono sessista? È una sciocchezza, non è basata su nulla di serio. Non mi crea nessun problema con la Rai. Nelle mie redazioni l'80% è donna. Io con le donne sono non rispettoso...di più!". Cosa accadrà adesso in Rai? Tra Magalli e Guardì i rapporti, secondo nostre fonti, sono ottimi. I due sono legati da una profonda amicizia, che va avanti da molti anni. "Magalli ogni martedì è ospite de I fatti vostri", racconta a Il Tempo Guardì. Quegli audio, quindi, non avrebbero intaccato il loro rapporto di amicizia. 

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