Caso Michele Guardì, gli audio de Le Iene scatenano il terremoto. “Scomodo perché faccio ascolti”
“Questi audio sono vecchi. La verità è che faccio gli ascolti più alti di Rai2 e sono scomodo. Ora fammi preparare la diretta”. Michele Guardì non si sottrae alle domande dopo il colpaccio de Le Iene. Che preparano un servizio bomba contro di lui, regista e autore Rai di lungo corso (ha firmato tutti i programmi più importanti ed ha lanciato decine di personaggi della tv). Nell’anteprima della puntata spuntano alcuni audio choc che sarebbero stati pronunciati da Guardì quando c’era Magalli alla conduzione de I fatti vostri. “Magalli c’è ogni martedì. Tra noi nessuna tensione”, aggiunge. Cosa si sente nei fuori onda? Di tutto.
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Magalli, per esempio, viene chiamato «cane malato». Poi si fa riferimento ad una donna: «Che ca**o mastica la pu***na». E si parla di un’altra persona: «Ma levalo sto fr***o di me***». Una raffica di frasi choc a cui Guardì risponde così a Open: “Sono cose vecchissime. È una cosa pretestuosa, tirata fuori perché non hanno nulla da fare. Ho detto a Filippo Roma 'Lei quando tornerà a casa stasera, dirà: ho stalkerizzato Guardì'". Michele Guardì non sembra affatto preoccupato. Ma adesso, dopo questi fuori onda, potrebbe arrivare una reazione della Rai. Condizionale d’obbligo. Altro rebus: da chi sono stati diffusi?
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