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Caso Michele Guardì, gli audio de Le Iene scatenano il terremoto. “Scomodo perché faccio ascolti”

Francesco Fredella
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“Questi audio sono vecchi. La verità è che faccio gli ascolti più alti di Rai2 e sono scomodo. Ora fammi preparare la diretta”. Michele Guardì non si sottrae alle domande dopo il colpaccio de Le Iene. Che preparano un servizio bomba contro di lui, regista e autore Rai di lungo corso (ha firmato tutti i programmi più importanti ed ha lanciato decine di personaggi della tv). Nell’anteprima della puntata spuntano alcuni audio choc che sarebbero stati pronunciati da Guardì quando c’era Magalli alla conduzione de I fatti vostri. “Magalli c’è ogni martedì. Tra noi nessuna tensione”, aggiunge. Cosa si sente nei fuori onda? Di tutto.

 

 

Magalli, per esempio, viene chiamato «cane malato». Poi si fa riferimento ad una donna: «Che ca**o mastica la pu***na». E si parla di un’altra persona: «Ma levalo sto fr***o di me***». Una raffica di frasi choc a cui Guardì risponde così a Open: “Sono cose vecchissime. È una cosa pretestuosa, tirata fuori perché non hanno nulla da fare. Ho detto a Filippo Roma 'Lei quando tornerà a casa stasera, dirà: ho stalkerizzato Guardì'". Michele Guardì non sembra affatto preoccupato. Ma adesso, dopo questi fuori onda, potrebbe arrivare una reazione della Rai. Condizionale d’obbligo. Altro rebus: da chi sono stati diffusi?

 

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