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Elodie a Roma ha fatto "effetto strobo": il racconto dello show incendiario

Valentina Bertoli
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Chi l’avrebbe mai detto che quella bambina che a soli tre anni saltellava a ritmo di musica in salotto sarebbe poi diventata la regina italiana del pop? Chi avrebbe scommesso sulla possibilità di sognare con una salopette a righe bianche e blu e poi di realizzare quella stessa utopia indossando look disegnati ad hoc dal direttore creativo di Maison Valentino? Con due sold out e uno show di caratura internazionale, Elodie ha fatto tappa a Roma e il risultato è stato a dir poco stupefacente. Il live, composto da cinque blocchi, si è sviluppato su un impianto scenico d’impatto. Cibarsi di tutto ciò che può rendere versatili è stata la sola regola del gioco, un gioco fatto di voci, di luci, di corpi.

 

 

La cantante romana, che conta oggi più di due miliardi di stream totali, 30 dischi di platino e 4 dischi d’oro, si è materializzata e, con passi di velluto, ha conquistato il main stage. Dinamica, statuaria e consapevole dei suoi mezzi, Elodie ha fatto un incantesimo e ha ripercorso i passaggi di una maturazione personale e professionale che, oggi, è chiara a tutti. Dai primi brani in scaletta, estratti dall’album “OK. Respira”, alle tracce dalle marcate sonorità club, parte del recente progetto “Red Light”, il concerto è stato un’esplosione di tonalità e di sfumature diverse, eppure compatibili. Il corpo di ballo, eterogeneo ma sapientemente armonizzato, si è snodato attorno alla performer e l’ha accompagnata nella vorticosa missione dance. Fotografia nitida di chi vive le parole in musica come un mantra da ripetersi ogni giorno, l’ex allieva di Amici ha alternato la carnalità del suono all’eleganza muscolare delle movenze.

 

 

Impossibile non rimanere colpiti dalla tenacia con cui ha accettato la sfida di cimentarsi in un numero di pole dance. Tutto è stato frutto d’impegno, ma quella stessa fatica, che ha condotto la star a toccare il cielo con un dito, è stata ben mascherata. “Come stelle impazzite che cadono giù”, Elodie e tutta la sua squadra, possiamo dirlo, hanno fatto “effetto strobo”. E se la riuscita impeccabile delle esibizioni potrebbe far pensare a un gioco alla Truman Show, in cui non c’è niente di inventato e tutto è semplicemente controllato, ciò che si deduce dopo un’ora e mezza di spettacolo è che l’amore conta. “Casa mia, la più bella”, ha detto la cantante per ringraziare il pubblico capitolino che, orgogliosamente, si è inchinato alla sua diva. A condire tutto con una sincera romanità, poi, è arrivata anche Giorgia. “Il mio giorno migliore”, hanno cantato. Ma noi, di giorni così, ce ne auguriamo ancora tanti.

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