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Cecchettin, Foglietta: "Giulia cresciuta con tutti gli strumenti di emancipazione"

Francesco Fredella
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A W l'Italia con Federica Gentile e Angelo Baiguini arriva in studio a Roma Anna Foglietta, che parla anche dei dati drammatici legati ai femminicidi in Italia. "Sono presidente di Every Child Is My Child, un'associazione che si occupa di infanzia, e faccio parte del direttivo artistico di "Una, Nessuna e Centomila," una fondazione nata per tutelare le donne contro la violenza di genere, sostenendo e finanziando centri anti-violenza", racconta la Foglietta. Poi dice: "Questo è un periodo assurdo. La storia di Giulia Cechettin ha sconvolto tutti noi perché parliamo di una ragazza cresciuta in una famiglia con tutti gli strumenti culturali e di emancipazione che avrebbero dovuto offrire la possibilità di individuare certi segnali. Questo indica che il problema non riguarda solo le donne ma è un problema maschile. Non vogliamo generalizzare, chi non si sente coinvolto non deve puntualizzare dicendo ‘non siamo tutti così’. Questa narrativa va invertita dal punto di vista maschile".

 

 

"L'uomo deve rendersi conto di essere stato privilegiato e che invertire la rotta è anche una loro responsabilità. Ammettere il problema è già un grosso passo avanti. Noi donne chiediamo agli uomini di camminare al nostro fianco per invertire la rotta fatta di violenza e sopraffazione. Il problema è trasversale ed esiste anche dove c'è cultura; è questo che fa la differenza. Stiamo scendendo in piazza perché abbiamo paura, e la paura non è solo un sentimento negativo perché può alzare il livello del discorso e farlo diventare un problema nazionale che la politica non può ignorare. Questo sabato ci sarà una manifestazione a Roma e cortei in tutta Italia; vi invito a partecipare per far capire anche alla politica la pressione che sentiamo addosso come cittadini, ma soprattutto la volontà di cambiare le cose. Adesso è il tempo, non possiamo più procrastinare", ha aggiunto. 

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