Missy Elliot, George Michael e Kate Bush nella Rock and Roll Hall of Fame
Missy Elliott, Kate Bush e Willie Nelson sono entrati nel pantheon del rock durante una cerimonia in cui sono entrati nella Rock & Roll Hall of Fame anche George Michael, la rocker Sheryl Crow e il gruppo R&B The Spinners. Missy Elliott è la prima star femminile dell’hip-hop a entrare nella Hall of Fame. Indossando un berretto dorato e una tuta da ginnastica abbinata, Missy Elliott, in lacrime, si è detta «onorata» e ha ricordato che l’hip-hop ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario. Non sono mancati momenti più "politici", come quando Tom Morello dei Rage Against the Machine, ha posato davanti ai fotografi con un foglio che proclamava «Cease Fire», a margine del concerto di gala al Barclays Center di Brooklyn. O quando, nell’introdurre la 90enne icona country Willie Nelson, Dave Matthews ha fatto riferimento anche al conflitto tra Israele e Hamas. Il defunto George Michael è stato introdotto dal compagno dei tempi degli Wham!, Andrew Ridgeley. La rocker Sheryl Crow ha cantato i suoi più grandi successi, tra cui «If It Makes You Happy» con Olivia Rodrigo, a cui si sono poi aggiunti Stevie Nicks e Peter Frampton. La cantautrice e musicista britannica Kate Bush, 65 anni, aveva anticipato che «non avrebbe potuto partecipare» alla cerimonia, ma si è detta «onorata» di essere premiata dal «cuore pulsante dell’industria musicale americana».
Il ritorno dei Guns N' Roses, unica data italiana al Circo Massimo
A decidere chi merita di entrare nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame sono più di 1.000 musicisti, storici della musica e dirigenti dell’industria musicale. Per essere candidati servono almeno 25 anni di carriera dopo il primo successo commerciale. Fondata a Cleveland (Ohio), nel nord degli Stati Uniti, la Rock and Roll Hall of Fame è uno dei pilastri dell’industria dello spettacolo, al pari della Recording Academy che assegna i Grammy Awards. L’istituzione è stata scossa da una controversia a settembre. Jann Wenner, 77enne uomo d’affari americano e fondatore nel 1967 dell’autorevole rivista culturale Rolling Stone, è stato rimosso dal consiglio di amministrazione della Hall of Fame per commenti ritenuti razzisti e sessisti sul New York Times. Come molte istituzioni culturali e di intrattenimento negli Stati Uniti, l’istituzione musicale per antonomasia si è dovuta impegnare in una politica sulla diversità: essere meno mascolino e meno bianco. Nonostante siano entrate a far parte della Hall of Fame Whitney Houston, Aretha Franklin e Madonna le donne rappresentano appena il 10% dei mille membri scelti dal 1986.