cinema e cultura

Premio Atena Nike, a Taormina la cerimonia. Maria Grazia Cucinotta in giuria: “Puntiamo sui giovani”

Carmen Guadalaxara

Dopo il grande successo dello scorso anno, torna, a Taormina torna il Premio Atena Nike, due giorni, a partire da questa sera, dedicati al cinema e alla cultura. “Il Premio Atena Nike - afferma Fabio Saccuzzo – ambisce a diventare un appuntamento fisso, un momento culturale, uno spazio legato al cinema che inizia a far parlare di sé. Un evento fatto di contenuti e di storie, che si presta in favore di questo magico mondo, il mondo del cinema e delle sue mille sfaccettature. Per me questo è un momento importante, il mio lavoro parla di numeri, di fisco e di società e, forse, per questo diventa ancora più importante, per cui ho l’onore di esserne il fondatore, l’ideatore, di questo grande momento di incontro dove si celebra la vittoria dell’arte”. La manifestazione prenderà il via questa sera, dalle ore 20,30 nel trecentesco Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, capolavoro siciliano di arte normanna, con la proiezione degli 11 cortometraggi finalisti in lizza. Nello stesso luogo, ma alle 18,30 i riflettori si accenderanno sui temi economici e legali della cinematografia, con la terza edizione del Convegno Cinema & Imprese. Domani alle ore 21, nello scenario di Piazza del Carmine, a Taormina, avrà luogo la serata di Gala, con la consegna degli ambiti Premi “Atena Nike”.

 

  

 

Le cinquine finaliste della sezione lungometraggi sono state selezionate dal Direttore Artistico Giampietro Preziosa, mentre i vincitori saranno scelti dalla prestigiosa giuria presieduta da Marco Simon Puccioni (regista, sceneggiatore e produttore) e composta da Claudia Gerini (attrice), Maria Grazia Cucinotta (attrice e produttrice), Daniele Vicari (regista e sceneggiatore), Luca De Bei (regista e sceneggiatore), Boris Sollazzo (giornalista e critico cinematografico), Lucy De Crescenzo (CEO di Europictures), Mario Spinocchio (regista), Simone Petralia (regista), Stefano Felicioni (segretario di edizione).  “Non amo giudicare, anche perché ogni cosa è molto soggettiva – ha spiegato Maria Grazia Cucinotta -. Ci siamo però ritrovati a dare dei premi e delle opinioni, che potrebbero essere comunque un giudizio personale. Questo Premio ha premiato soprattutto i giovanissimi, e di questo sono molto contenta perché i giovani fanno spesso molta fatica ad uscire fuori”.