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Russell Crowe a Roma in veste di cantante: vorrei suonare al Colosseo. Spot per Expo2030

Carmen Guadalaxara

“Al mio segnale scatenate l’inferno”. Molto prima di vincere l’Oscar per "Il Gladiatore" l’attore Russell Crowe si faceva chiamare Russ Le Roq e sognava la fama come cantante. Questa sera è a Roma in tour, a Cinecittà presso la scenografia del Teatro Romano, con il suo gruppo gli Indoor Garden Partcon con un ampio repertorio tra rock, folk e country, con brani originali, di cui è in gran parte co-autore, e cover. Crowe, insignito lo scorso ottobre del titolo di ambasciatore di Roma nel mondo dal Sindaco Roberto Gualtieri in occasione della sua partecipazione ad Alice nella Città, è a Roma per sostenere la candidatura di Roma per l’EXPO 2030. “Mi chiamo Russell Crowe e sono un ex generale che divenne schiavo, che divenne gladiatore… Ma è stato tanto tempo fa, e ora sono semplicemente onorato di parlarvi come Ambasciatore di Roma nel mondo. Roma non è solo la capitale d'Italia, è una delle grandi capitali del mondo – spiega Crowe nello spot della candidatura -. Un luogo di e per tutti. Una città che ha sempre aperto le braccia a tutta l'umanità. Expo Roma 2030… Siamo pronti. Al mio segnale scatenate l'umanità”. Così Roma si candida, le sue maggiori antagoniste sono la Corea del Sud e l'Arabia Saudita. I risultati si conosceranno il 28 novembre. Abbiamo incontrato l’attore poche ore prima del concerto.

 

  

 

Crowe come è cambiato il cinema dall’anno 2000 uscita de Il Gladiatore?
"Dipende dalle persone con cui lavori però c'è stato un gran cambiamento. Mi ricordo che nel 2009, sul set di Robin Hood dove avevano ricostruito persino un castello, ho avuto un momento epifanico rendendomi conto che quello probabilmente sarebbe stato l'ultimo set così grandioso su cui avrei lavorato. Ora ci sono i film grandissimo budget, come quelli sui supereroi: Io sono stato nel mondo della Dc Comics, il padre di Superman, e in quello Marvel il padre di Hercules e presto mi vedrete anche come padre del protagonista in Kraven il cacciatore, in uscita a ottobre, ma lì sei davanti a degli schermi blu, poi tutto viene creato dopo al computer". Nel cinema di oggi "si va per estremi, ci sono i film dal grandissimo budget e una parte per quelli destinati a un pubblico adulto con un budget limitato. Mancano quei film che consentivano di raccontare belle storie con budget più sostanziosi, come Toro Scatenato o A beautiful mind, ma è uno spazio che hanno preso oggi soprattutto le serie".

Il suo tour ha girato l’Italia. Dopo Roma farà tappa a Bologna...
"Le persone mi considerano quasi uno zio. Non è dovuto solo al fatto che sia famoso, sento qui riconoscimento e un apprezzamento da parte della gente, che non ricevo in maniera uguale in Australia. È stato bellissimo a Catanzaro c'era un pubblico che sembrava piuttosto conservatore e che alla fine ha ballato tantissimo. A Taranto ci siamo esibiti all'aperto. Una volta sono stato a Milano e poi ho partecipato a Sanremo, un'altra volta qui a Roma, sulla scalinata di Piazza di Spagna. Sto lavorando per una data al Colosseo, l'anno prossimo. Ci tengo a dire che per la prossima data di Bologna tutti gli introiti saranno devoluti alle popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna".