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Concita De Gregorio, lo sfogo sui guai a Belve: "Sto ancora pagando, superati i due milioni"
Concita De Gregorio stupisce il pubblico di “Belve”, il programma di Rai2: “Querele? Ecco quanto pago”. Nella puntata di martedì 14 marzo, la conduttrice Francesca Fagnani ha affrontato con delicatezza ogni sfumatura del carattere della nota giornalista ottenendo una delle interviste più intense e sincere di quest’edizione.
La conduttrice del talk di La7 “In Onda” si è fidata di Fagnani al punto da rivelare dettagli inediti della sua vita privata che hanno raccolto molta simpatia tra i telespettatori: il tumore scoperto l’anno scorso all’appellativo di “principessa”, affibbiatole dalla nonna per l’eleganza naturale e in cui si riconosce, la casa a piano terra a Roma sud (“non certo radical chic”), i regali di Silvio Berlusconi e altri ministri rispediti al mittente, la malinconia esistenziale e il rapporto confidenziale con la morte (“morire non mi dispiace, a volte l’eventualità l’ho perfino coltivata, ci sono stati dei momenti della vita in cui ho pensato ‘basta, sparisco, vado via, muoio’”).
Francesca Fagnani ha toccato anche il tema della direzione del quotidiano “L’Unità” nel 2008 e De Gregorio ha chiarito: “Non ero organica al partito, non avevo la tessera del Pd, ero presa sul mercato, ma faceva effetto una donna giovane direttrice in un ambito molto maschilista. Lì ho passato 3 anni bellissimi” e con immodestia e grande stima di sé stessa ha sottolineato: “Secondo me abbiamo fatto un grande giornale. L’ho lasciato in salute, credo di essere stata una brava direttrice, il giornale se n’è avvantaggiato. Il fallimento è arrivato 12 anni dopo, non ha niente a che fare con me”. Eppure c’è un’altra faccia della medaglia di quegli anni alla guida de “L’Unità”: i risarcimenti per le querele ricevute a causa di articoli scritti dai suoi redattori ma di cui era responsabile in quanto direttrice. Fagnani ha domandato: “Le è stato pignorato lo stipendio. Quanto ha pagato finora per quel periodo?”, “Moltissimo, sto finendo ancora… sono passati 12 anni. Di tasca mia con il mio lavoro ho pagato più di due milioni di euro” ha ammesso De Gregorio con evidente amarezza.