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Amici e il caso noce moscata, "per sballarsi". Dagospia conferma tutto
Amici di noce moscata. Il putiferio di Capodanno trova conferme: ecco perché non sono stati mostrati i filmati incriminati. Durante le festività natalizie, sei allievi della scuola di “Amici”, il talent show di Canale 5, hanno perso il controllo e il senso della misura. Nelle casette, che li ospitano durante il programma e dove sono ripresi 24h dalle telecamere, è successo qualcosa che la produzione stessa ha definito “estremamente grave”.
La conduttrice Maria De Filippi e i maestri Arisa, Lorella Cuccarini, Emmanuel Lo, Alessandra Celentano, Raimondo Todaro e Rudy Zerbi - indignati per il “comportamento inaudito e senza precedenti” - li hanno catechizzati in puntata e hanno adottato una serie di provvedimenti disciplinari, ma non hanno rivelato cosa fosse avvenuto la notte di Capodanno.
Gli utenti social hanno ipotizzato che i giovani concorrenti si fossero fatti tatuaggi casalinghi o si fossero sballati con la noce moscata. Dalla Fascino, società di produzione del talent e da Mediaset non è arrivata alcuna nota di chiarimento, ma il sito “Dagospia” ha confermato che il caos era dovuto alla spezia disponibile in cucina (elevate dosi di noce moscata inalata o fumata possono causare allucinazioni, vertigini, nausea, febbre e altro).
Il giornalista Giuseppe Candela ha fatto chiarezza: “La produzione non ha svelato cosa sarebbe accaduto, sul web ha preso piede una teoria sorprendente: avrebbero assunto noce moscata. (…). Dagospia può confermare questa versione dei fatti, aggiungendo che i ragazzi sarebbero arrivati a questo dopo una ricerca su YouTube, dove avrebbero cercato un modo per "sballarsi" in maniera artigianale”. E hanno trovato questa sorta di droga a buon mercato. Il sito di Roberto D’Agostino ha specificato: “Piccoli malori, nulla di grave, nessuna necessità di raggiungere l'ospedale. La produzione ha scoperto il tutto e ha scelto di non diffondere il filmato incriminato per due ragioni, da una parte la volontà comunque di proteggere dei ragazzi molto giovani e dall'altra per evitare il rischio emulazione”.
G.O.