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Enrico Mentana, gaffe clamorosa e doppio senso alla maratona tv su La7

Giada Oricchio
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“Pressioni da dietro? E’ sempre pericoloso”: a Enrico Mentana scappa il piede sull’acceleratore durante la maratona elettorale. Il direttore del TGLA7 ha condotto (sontuosamente) uno speciale sul voto del 25 settembre: 20 ore di diretta televisiva, notte compresa. Un record che gli è valso il soprannome social di “MentanaCell”.

D’altra parte l’annunciata vittoria di Fratelli d’Italia, il partito più di destra dall’era Mussolini, apre una nuova epoca e meritava di essere sviscerata. Il direttore Mentana si è districato tra exit poll, risultati definitivi, analisi e confronti con i politici. Una lunga cavalcata inframmezzata, punteggiata di tanto in tanto da qualche battuta di spirito per alleggerire il rituale del racconto. Solo in un pomeriggio si sono contati il siparietto con i sondaggisti di SWG (“Mi invitate alla Barcolana? Che c’entra? Qui ho una serie di parassiti che vorrebbero aggiungersi...”), quello con Paolo Mieli al momento del nero (“Basta parlare, devo andare in pubblicità. Stop!”, “No” ha replicato lo scrittore e Mentana: “Sì, è un ordine!”) e infine quello più clamoroso: il boccaccesco doppio senso che ha fatto sorridere il parterre di fini e compassati esperti politici.

 

 

 

Sul finire dell’intervista con il neo presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, l’inviato del TG ha detto: “Direttore, il presidente ci deve lasciare, gli fanno pressioni da dietro”. Mentana non ha resistito e ha piazzato la battuta allusiva: “Eh no...le pressioni da dietro sono sempre pericolose”. I giornalisti hanno ridacchiato e mentre la regia sfumava, si è sentito il rimprovero bonario di un divertito Mieli: “Sei proprio...”.

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