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In Onda, Nathalie Tocci accusa l'Europa: "Perché la guerra in Ucraina era evitabile". Tre errori clamorosi

Giada Oricchio
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“La guerra in Ucraina era evitabile”. La politologa Nathalie Tocci, in collegamento con il talk politico del preserale di LA7, In Onda, martedì 5 luglio, è intervenuta a gamba tesa sul dibattito intorno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: “Questo conflitto era perfettamente evitabile. Se avessimo ascoltato con attenzione quello che Putin ha detto nel 2007 o se avessimo letto la guerra in Georgia del 2008 come andava letta o se avessimo visto l’annessione della Crimea nel 2014 come un altro passo in quella che era un’ideologizzazione del regime di Putin, si sarebbe potuto fermare la guerra”.

La direttrice dell’istituto Affari Internazionali di Roma è molto severa nel sottolineare che l’Occidente ha preferito continuare a portare avanti i suoi interessi energetici e commerciali “facendoli passare per realpolitik o pragmatismo”. Secondo Tocci, la neutralità dell’Ucraina o la sicurezza della Russia sono falsi problemi perché siamo davanti all’attuazione di un progetto ideologico fortemente voluto dal presidente russo. Poi ha concluso tranchant: “Noi abbiamo avuto un’enorme convenienza nel non volerlo vedere. L’Occidente aveva un’enorme convenienza nello stringere rapporti con la Russia di Putin e l’ha mascherata ricorrendo alla retorica della pace. Il rischio è che quando si arriverà in autunno, cadremo nello stesso errore invocando una pace che però non ci sarà. Arriveremo a primavera e tutto ripartirà dal punto di partenza come nel gioco dell’oca”.

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