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Sanremo 2022, Drusilla Foer parte in quarta: vorrei un Papa donna

Carmen Guadalaxara
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“Dovevo essere la più scandalosa, ma mi pare io sia la più normale” Drusilla Foer, co-conduttrice del Festival è sbarcata a Sanremo.  “Sono qui perché “Amadeus mi ha sedotto con la naturalezza, un valore sempre premiante. Lui è leggibile, è naturale… poi magari è una carogna tremenda, ma a oggi è una persona naturale”. 

 

In molti si chiedono perché abbia accettato l’invito del ciclone Sanremo e cosa porti alla sua carriera. "Il mio primo pensiero quando mi hanno invitato? Ho detto subito sì. E ci sono tante persone che si sentono rappresentate da quello che dico e da quello che penso, non da quello che sono. E' una responsabilità, ma non mi sottraggo alle responsabilità. E i temi non sono solo LGBTQ, ma la violenza sulle donne, la meritocrazia sul lavoro. Io sono solo la bandiera di quello che penso”. “Quando parlo con i ragazzi – aggiunge - dico sempre che la vita è una caccia al tesoro, ma è la caccia la cosa importante, siamo noi stessi. Alla fine di un percorso comprendere se stessi è il premio più grosso. Sanremo fa parte della mia curiosità verso quello cui la vita mi mette di fronte, fa parte della mia fame di esperienza. E sono grata a quello cui la vita mi mette di fronte”. 

 

E sulla scelta di un festival a conduzione femminile alza gli occhi al cielo: “Sarebbe molto ganzo… ammesso che questa signora probabile sia brava nel farlo, perché sono per la meritocrazia. Ci sono lavori che sono fatti da più tempo dagli uomini, quindi bisogna recuperare terreno. A me piacerebbe anche un Papato donna, ma bisogna provare tutto. Ora iniziano a guardarmi male. E sarebbe anche bello avere 12 vallettoni belli sul palco”. 

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