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Le tv litigano sul cadavere. Squallido scontro in diretta tra inviati sul caso Resinovich

Pina Sereni
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Il corpo di una donna senza vita e due giornaliste che si «litigano» il presunto marito della vittima, davanti al microfono. La brutta pagina di cronaca nera è andata in scena ieri pomeriggio in diretta tv su Raiuno. Scatenando le ire del conduttore de «La vita in diretta», Alberto Matano. L'inviata di Raiuno a Trieste, stava intervistando Sebastiano Visintin, a pochi metri dal ritrovamento di un cadavere, forse di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre scorso. Ma, proprio durante l'intervista Si sentiva distintamente l'inviata di Canale 5, in collegamento con il rotocalco pomeridiano della concorrenza. La voce talmente alta da sovrapporsi al signor Visintin. Così è dovuto intervenire Matano a interrompere quell'assurdo teatrino proprio sul luogo dove si è consumata la tragedia. «Certe cose non dovrebbero succedere», ha detto visibilmente alterato Matano, dopo che praticamente l'intervista esclusiva è stata sfilata sotto il naso alla giornalista di Raiuno dalla collega Mediaset.

 

 

Il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin, era giunto da poco, nel tardo pomeriggio al parco dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni di Trieste, accompagnato in macchina da un'altra persona. In un terreno appartato, verso le 16, era stato rinvenuto il cadavere di una donnaperaltro non ancora identificata, ma che potrebbe corrispondere proprio a quello della moglie Liliana di cui non si hanno più notizie da prima di Natale. «Nessuno mi ha contattato per un eventuale riconoscimento del corpo», aveva precisato parlando con i cronisti e spiegando di essere giunto sul posto di sua iniziativa. «Spero di non trovare il corpo di Lillyha aggiunto - è una storia che va avanti e non capisco ancora il perchè. Se è lei resterà una traccia indelebile nel mio cuore. Non ho neanche più voglia di vivere» ha aggiunto, in lacrime.

 

 

Il corpo pare fosse adagiato a terra dentro due sacchi neri che coprivano la parte superiore e quella inferiore del cadavere. Si sarebbero intravisti alcuni indumenti, tra cui un giubbotto grigio. «Liliana ha tanti capi, anche grigi» ha detto Visintin. Sul posto sono arrivati i mezzi dei vigili del fuoco per agevolare l'operazione di recupero della salma; poco distanti polizia e carabinieri con il magistrato Maddalena Chergia, titolare del fascicolo.

 

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