verso sanremo
Tommaso Paradiso vicino alla co-conduzione del Festival
Ci sarà Tommaso Paradiso, ex frontman dei The giornalisti, come co-conduttore del Festival di Sanremo? Questa è stata la domanda secca che è stata rivolta ad Amadeus,ospite di RTL 102.5, ai microfoni di Nicoletta Deponti, Cecilia Songini e Niccolò Giustini per parlare della kermesse che si terrà dal 1 al 6 febbraio. «A me piace quando si vocifera – spiega sorridendo Amadeus. Credo di essere stato già sul palco prima ancora di iniziare con almeno trenta signore dello spettacolo e non solo, anche tanti amici. È giusto che accada questo: Sanremo appartiene a tutti e tutti devono dire ciò che pensano. Io né confermo né smentisco».
Vero è che la presenza di Paradiso sembra sostenuta da Fiorello, che da mesi è scomparso dai social ma che al 100% ritroveremo sul palco dell’Ariston con la sua ironia e voracità. A questo punto a un mese dall’inizio del Festival chi ci sarà sul palco? «Non lo so, consigliatemi qualcuno aggiunge Amadeus. Un altro calciatore? Non lo so. Zlatan Ibrahimović non può essere sostituibile, lui è lui».
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Le canzoni sono state scelte, 25 Big in gara, e non ci sono state valutazioni particolari nella selezione. “Di tematiche ce ne sono tante – continua Amadeus. Mi devo far conquistare da un brano, da una musicalità, da qualcosa che mi emoziona e di conseguenza poi dal testo. Non per forza il testo deve essere un pezzo di Tenco, però parto dalla musica e non dal tema: spesso si fanno delle canzoni con delle tematiche solo per tentare di andare a Sanremo. E poi considero che i cantanti sono degli artisti e gli artisti non vanno limitati. Non censuro mai nessun brano, neanche censuro il modo in cui presentare una canzone. Reputo tutti molto intelligenti, loro sanno cosa fare: se c’è qualcosa che va in una direzione di provocazione è chiaramente un momento di spettacolo, non c’è volgarità né qualcosa fuori luogo. Anche questo è Sanremo, oggi. Sanremo deve rispecchiare quella che è la caratteristica e la personalità dei cantanti in gara».
La macchina del Festival è partita e Amadeus si trasferirà nella riviera a partire dal mese di gennaio. «Vado a Sanremo a metà gennaio, faccio l’ascolto delle canzoni nella sala stampa intorno al 13-14 gennaio e poi parto. Prima che inizi il festival si chiude tutto il lavoro fatto, perché chiaramente è preparato già da agosto. Si assiste alle prove dei cantanti a teatro e quella è una cosa importante. Durante la settimana del Festival c’è un ritmo che è sempre lo stesso: lo sanno ormai, i miei Festival non finisce prestissimo. Si faceva tardi anche con il ‘Dopo Festival’ e non si lamentava nessuno, adesso che l’ho tolto si fa lo stesso orario ma con il Festival che mi sembra meglio. L’adrenalina è tanta in quei giorni, la stanchezza arriva alla fine della settimana. Non sono uno che va in ansia, ho intorno a me persone che mi aiutano molto perché Sanremo non lo faccio da solo. La Rai mi mette a disposizione tante cose, anche la fiducia. Ho degli autori molto bravi. L’attaccante può fare tanti gol se ha gli altri che gli passano il pallone».