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Non ci arrendiamo, lo sfogo di Ingroia sulla Lollobrigida

Francesco Fredella
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Eleonora Daniele torna a occuparsi su Rai1 di Gina Lollobrigida. In collegamento arriva Antonio Ingroia, avvocato della Lollo. Che aveva già detto di aver preparato un’istanza di revoca dell'amministrazione di sostegno nei confronti dell'attrice.

«Oggi – spiega - nel processo penale nei confronti di Piazzolla si trattava di decidere chi la dovesse rappresentare, se l'avvocato scelto da lei, cioè io, oppure quello nominato dall’amministratore di sostegno. Il giudice ha rigettato la mia istanza, il primo round non è andato bene ma non ci arrendiamo. Tutto ha radice nella decisione di nominare un amministratore di sostegno e quello noi vogliamo eliminare. Non mi ha fatto piacere, speravo e confidavo. Lei in fondo ha 93 anni ed è molto energica. Sta bene, lucida, non condizionabile, capace di autogestirsi».

 

 

 

 

 

La prima udienza, relativa al processo di Piazzolla, è stata rinviata a febbraio 2022. Intanto, continua la battaglia: la Lollo, che ha 93 anni, vuole vivere in santa pace senza dover dar conto a nessuno per il suo patrimonio (che adesso è gestito dall'amministratore di sostegno). E' stato il figlio della Lollo, Milko Skofic, a chiedere l'amministratore di sostegno. Poi la denuncia nei confronti di Piazzolla, accusato di aver speso parte del patrimonio della diva. Il factotum, al momento, è tra gli imputati ma è pronto a difendersi in ogni modo.

Ingroia, intanto, promette battaglia: «Non sono uno psichiatra ma qualche mese fa c’è stata un’udienza in cui si sono ascoltati i periti che si sono occupati del caso e ognuno ha detto una cosa diversa. Non c’è uniformità di giudici. Il figlio originariamente magari era ispirato da istinti di protezione, ma non si può non accorgere che la sua decisione dell’amministratore ha reso la madre triste. Dovrebbe chiedere lui il ritiro del provvedimento».

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