risolti i problemi col fisco

Simona Ventura assolta si sfoga sui social: "Tre anni e mezzo di incubo"

«Oggi è finito un incubo lungo 3 anni e mezzo. Essere accusata di ’elusione fiscalè, di ’frodè, è stato duro da sentire e da incassare, anche perché, se ho una colpa, è stata quella di fidarmi totalmente delle persone che non lo meritavano affidando loro la mia vita». Lo ha scritto Simona Ventura in un lungo post pubblicato sui suoi profili social, commentando l’assoluzione con formula piena decisa dal Tribunale di Milano nel processo che la vedeva imputata per una presunta evasione fiscale da circa 500mila euro.

 

  

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«Ora che tutto è dietro le spalle - ha aggiunto la conduttrice televisiva - vorrei fare delle precisazioni: ho sempre nutrito profonda fiducia nel sistema giudiziario italiano, fatto di tre gradi di giudizio, che permettono ad una persona di difendersi. Non ho mai commesso nessun reato. Il fango che, in fase preliminare, mi è arrivato addosso dal mondo dei social e dei blog, mi ha ferito nel profondo. Le accuse che arrivano dai famosi e celeberrimi ’leoni da tastierà fanno male, soprattutto a chi (come me) sa di essere innocente.

 «Quando uno è indagato scatta immediatamente la presunzione di colpevolezza mentre quella di innocenza non viene mai considerata. Ho sofferto e lottato perché la verità emergesse e questo l’ho fatto grazie ad un gruppo di avvocati e professionisti straordinari».

 

«Voglio ringraziare il mio avvocato Jacopo Pensa ed il suo studio, umanamente e professionalmente straordinario, l’avvocato Federico Papa, attento e puntuale su ogni cosa. Ezio Simonelli , amico, commercialista, capace di districarsi tra le leggi ed i conti e il mio compagno Giovanni Terzi, sempre vicino, sempre di più la mia quercia». «"Male non fare paura non avere" diceva mia nonna, anche se, al giorno d’oggi la calunnia, più che un venticello è un uragano. Grazie anche a voi, che mi state sempre vicino. Noi, insieme, urlando nel cielo: Crederci sempre, arrendersi mai!», conclude.