Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Domenica In, Carlo Verdone e il dramma della fede del padre: Mara Venier si emoziona

  • a
  • a
  • a

Un Carlo Verdone come non l’abbiamo mai visto prima nell’intervista con Mara Venier nella puntata del 7 novembre di Domenica In su Rai1. Il noto attore è negli studi Rai per presentare la serie sulla sua vita sulla piattaforma di streaming Prime Video, “Vita da Carlo”, ma oltre a parlare del progetto si è anche raccontato a cuore aperto, spiegando perché porta una fede al dito: “Il giorno più triste della mia vita è stato quando mio padre ci ha lasciato. Io stavo girando un film e sono corso in clinica. Nel momento in cui è venuto a mancare io ho preso la sua fede e l’ho messa all’anulare. Durante il film ‘Benedetta follia’ con la Pastorelli giravamo una scena con il mare mosso. Un’onda mi ha travolto e portato via occhiali di scena e la fede. Sono caduto in depressione, ho chiesto a tutti di aiutarmi e sono arrivate anche alcune persone con i metal detector, ma senza ottenere risultati. Ho comunicato la cosa alla mia famiglia. Dopo una settimana mia figlia mi ha lasciato a casa un pacchetto, dentro c’era una fede uguale a quella scomparsa con scritto ‘Loro da lassù, noi da quaggiù’. Ha voluto lenire il mio dolore. Questo pensiero mi ha ridato il sorriso. È stato bello e mi sono commosso”.

 

 

 

Durante il racconto della serie “Vita da Carlo” ha anche parlato dell’episodio della morte prematura della madre Rossana, scomparsa quando lui aveva 34 anni: “Quando l’ho persa recitavo meccanicamente, ero troppo addolorato”. Le parole del suo amico, che da tempo non era ospite a Domenica In hanno fatto emozionare Mara Venier, che non ha fatto nulla per nascondere la commozione. La Venier, superato il momento di profonda tristezza, ha chiesto lumi al suo ospite in merito alla separazione da Gianna Scarpelli, la donna con cui Verdone è stato sposato per sedici anni: “L’importante è che rimanga la stima e il sostegno reciproco. Io ho pochi amici, e non credo a chi dice di averne molti. Mi sento circondato da persone che mi stimano e mi amano per la persona che realmente sono, e non per convenienza”.

 

 

 

Verdone ha poi parlato dell’operazione alle anche a cui si è recentemente sottoposto dopo anni di sofferenze e dolori: “Per addormentarmi la notte ascolto in cuffia musica classica, La quinta o la nona di Mahler, melodie che ti accarezzano l’anima. Spesso però mi sveglio alle 4 d'improvviso perché è andato via Mahler e sono arrivati i Rolling Stones…  In caso di pensieri si prende anche un leggero ansiolitico, li usano tutti, io li uso ormai solo quando sono in viaggio. Ho abusato di antidolorifici quando sono stato operato alle anche, le ho ricostruite. Sono tutto finto, in aeroporto è un problema perché suona tutto… A volte devo calare le mutande per far vedere le cicatrici.  L’operazione ha cambiato la mia vita, dopo pochi giorni camminavo. Per sette o otto anni è stato drammatico, finalmente è passato”.

Infine spazio ad un simpatico aneddoto su quando anni fa gli hanno chiesto di diventare sindaco di Roma: “Circa sette anni fa è uscito un sondaggio su un quotidiano in cui ero risultato il sindaco più amato d’Italia. Sono venuti con questi dati e mi hanno chiesto di candidarmi. Io ho fatto presente che di lavoro faccio altro, ma hanno cercato in tuti i modi di convincermi. ‘Mai nella vita’ gli ho risposto, perché ho passione per la città ma non preparazione, poi avrei gettato al vento la mia carriera. Da questa situazione qui però abbiamo deciso di iniziare la serie su Prime, romanzandoci sopra…”.

 

 

Dai blog