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"Poliziotti sanitari", Vittorio Sgarbi senza freni su Ballando. E su Mietta punta il dito pure Roberto Burioni

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Il caos Ballando con le stelle agita opinionisti e virologi. A sparare su Mietta, la cantante concorrente del programma di Milly Carlucci risultata positiva al Covid, è niente mento che Roberto Burioni. "In nome della privacy la domanda non si può fare, ma mi farebbe molto piacere sapere quale 'motivo di salute' impedisce a Mietta di vaccinarsi, visto che la controindicazione esiste sostanzialmente per quelli con meno di 12 anni e per chi ha recentemente ricevuto un trapianto".

 

Il tweet del virologo viene rilanciato da Selvaggia Lucarelli, che in diretta tv aveva incalzato Mietta chiedendo se fosse vaccinata e registrando l'imbarazzata reazione della cantante, che per molti è stata "lapidata" anche se in Italia - e in Rai... - non esiste un obbligo vaccinale ma solo di green pass. "Anche Roberto Burioni rischia di venire denunciato per il famoso reato di domanda", ironizza la Lucarelli, 

 

Ma la polemica divide. A sbottare contro la giornalista è Vittorio Sgarbi: "Trovo davvero inaccettabile che Selvaggia Lucarelli debba chiedere a Mietta (che si è contagiata) se fosse vaccinata o meno, atteso che anche i vaccinati si contagiano. Forse che saperlo cambia qualcosa?" dichiara il critico d'arte e parlamentare del gruppo misto. "Vogliamo costringere le persone a rendere pubbliche le proprie condizioni di salute, eventuali malattie? Questa pandemia ha trasformato molte persone in ’poliziotti sanitari'" è il duro attacco. "Il Paese che evoca la Lucarelli con la sua caccia all’untore è la Corea del Nord". 

 

La cantante in seguito aveva spiegato che non si è vaccinata per motivi di salute. "Apprendiamo che Mietta avrebbe un problema di salute che le impedisce di vaccinarsi e che lo farà una volta guarita. Conservo alcuni dubbi, ma accetto questa spiegazione. Sempre per corretta informazione però va specificato che i casi di malattie non croniche che precludono la possibilità di vaccinarsi sono pochissime. E che in linea di massima (con le dovute eccezioni) proprio le persone con problemi di salute sono le prime a vaccinarsi, perché fragili" insiste la Lucarelli. 

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