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Red Ronnie fuori dal Museo di Messina, esplode il caso green pass: "Perché non l'ho mostrato"

Giada Oricchio
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Red Ronnie non ha il green pass e il Museo di Messina gli mostra la red light. E’ stato lo stesso conduttore televisivo a raccontare su Instagram e Facebook l’accaduto: “Non ci hanno fatto entrare al Museo di Messina. Fabio Di Bella (un suo amico messinese) voleva portarmi a vedere i due quadri di Caravaggio. All'ingresso ci hanno chiesto di esibire il pass verde, io ce l'avevo ( perché ho fatto il tampone il giorno prima per prendere l'aereo), ma non intendevo mostrarlo perché la Costituzione ritiene lo stato di salute di un cittadino un dato sensibile protetto dalla privacy. Ho detto anche che avrei firmato una dichiarazione dove asserivo di avere lo skif pass, ma di farmelo scannerizzare no. È un sopruso chiedere il green pass. Hanno chiamato il direttore che non ci ha voluto ricevere e ha detto di chiamare i carabinieri, ma noi resistiamo. Impedire di godere della cultura, dell’arte, è un obiettivo primario di questo regime”.

Il direttore del Museo, Orazio Micali, ha replicato raccontando di un Red Ronnie in versione ribelle e ricostruendo i fatti in modo poco lusinghiero per il volto noto: “Siamo un servizio pubblico, rispettiamo le norme, le applichiamo e le facciamo rispettare a chiunque. Che si chiami Red Ronnie o meno. Con rammarico mi trovo a commentare un'azione che ritengo premeditata e con finalità tutt'altro che onorevoli. Il signor Ronnie si è avvicinato alla biglietteria senza mascherina, rifiutandosi di metterla, così come gran parte dei suoi accompagnatori. E poi si è rifiutato di esibire il Green Pass. Si è creata una situazione che definisco imbarazzante, in quanto il signor Ronnie si è poi rifiutato di lasciare l'area, creando solo disagi e mancando di rispetto ai visitatori e a chi stava in quel momento lavorando. Poi è andato via, ma nel frattempo abbiamo chiesto l'intervento della polizia che ha subito acquisito tutte le nostre dichiarazioni. Ci tengo a ribadire che il Museo è un luogo di cultura e di culture, di pensieri e dialettiche. Un luogo che vanta opere di artisti e geni che hanno anche manifestato il loro dissenso attraverso l'arte. Perché è giusto manifestare il proprio pensiero, ma con gli strumenti adeguati e rispettando il pensiero e l'opinione altrui”.

La notizia è rimbalzata sui social e si è rivelata un boomerang per Red Ronnie, criticato duramente da alcuni follower: "Atteggiamento irresponsabile", "Un altro in cerca di visibilità".

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