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In Svizzera Knie reinventa il circo e porta una popstar a far parte dello show

di Francesco Puglisi
In Svizzera la centenaria dinastia circense Knie reinventa il mondo del circo portando una pop star come vedette di uno show che si preannuncia ovunque sold-out. Dallo scorso anno la bella Geraldine Knie che rappresenta la settima generazione della dinastia circense è alla guida della direzione artistica di quello che è definito il circo Nazionale Svizzero, tra i primi in Europa e, insieme a suo marito, l’italianissimo Maycol Errani (anche lui figlio d’arte ) ha rivoluzionato il circo creando qualcosa di veramente fantastico unendo la musica live alle grandi attrazioni del circo, con l’utilizzo di innovazioni tecnologiche, pur non dimenticando la tradizione di famiglia, i cavalli. Star dello show è il cantante popolarissimo in Svizzera e non solo Bastian Baker (paragonabile come popolarità ad un nostro Jovanotti, mentre come genere musicale a Diodato).

La star della musica pop si è dedicato interamente a questo progetto scrivendo le musiche e non solo cantando dal vivo nella pista 360 gradi ma anche interagendo nei numeri circensi ballando e giocando con il pubblico che riesce a mandare in delirio. Nello show Baker va a cavallo, fa acrobazie alle fune insieme ad una artista, balla e canta.

  

“Un sogno far parte della favola del circo che sto coronando – ha dichiarato il cantante – dopo un anno di stop forzato per il Covid questo è un grande messaggio di ripartenza e sicuramente un’esperienza formidabile che mi sta dando tantissimo, diversa da ciò che ho fatto fino ad oggi, ma elettrizzante”.

Altra cosa che rende ancora più magico questo spettacolo è che il circo Knie può riempire tranquillamente tutti i 2200 posti a disposizione grazie all’applicazione delle norme concesse dal consiglio federale. Si entra solo con Green Pass e documento, chi non lo ha invece, a pochi passi dalla chapiteaux, può fare gratuitamente un tampone rapido prima di entrare. Risultato: un circo pieno e sicuro.

Lo show di quest’anno come dicevamo brilla di tecnologia, di luci ed effetti scenici che provengono anche dall’apporto italiano di Maycol Errani, che è il direttore tecnico dello show e che insieme a sua moglie Geraldine Knie ha realizzato piste che scendono, pedane che salgono dal pavimento, un globo di ferro che entra in pista come se fosse un ufo, motociclette free style che saltano sulle teste degli spettatori tra giochi di fuoco e ancora trapezisti che si esibiscono sotto la pioggia. Uno show carico di ritmo ma anche di tanta professionalità con numeri da Guinnes come 10 motocilisti che sfrecciano nel globo della morte e la piramide umana di sette funamboli sospesi sul cavo d’acciaio a grande altezza o ancora gli spericolati specialisti di tiro con la balestra su bersagli umani o i salti mortali a terra dei fratelli Errani.

Grande classe poi rappresentata dall’ottava generazione Knie con l’alta scuola di equitazione di Ivan Frédéric, i pony e le colombe della piccola Chanel (soli 10 anni) per poi arrivare alla grande cavalleria che quest’anno è presentata da Maycol Errani. Non manca proprio nulla, neanche il buon umore con l’esibizione di due noti cabarettisti svizzeri. Knie dunque è già nel futuro.