Belve, Asia Argento sconvolgente su droga e sesso. Attimi di panico con la Fagnani
Il Me too, il sesso, la scena con il cane, la droga, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Tra Asia Argento e Francesca Fagnani finisce in rissa a "Belve", il programma di interviste su Rai3, venerdì 18 giugno. Attimi di panico.
Non un’intervista, ma un catfight bestiale in cui Asia Argento e Francesca Fagnani hanno sfoderato gli artigli. La partenza è frizzante: Asia racconta di essere stata permalosa in passato, ma ora “mi faccio i ca**i miei” e si sente allineata con la vita. I dolori sono stati tanti però sono archiviati. Il difetto è la mania del controllo, il pregio l’affidabilità, la gioia più grande è fare sport ché i figli sarebbe stato dire una banalità. Una cosa spietata? E’ una rompipa**e nell’organizzazione. Le regole? Trasgresdice solo quelle obsolete.
Francesca Fagnani non è soddisfatta e punge la sua ospite per l’indolenza: “E’ svogliatissima a fare questa intervista”, “No, perché?”, “Pensavo mi dicesse chissà quali trasgressioni, la trovo svogliata, proprio svogliata” ribatte la giornalista e l’Argento tira fuori il lato di attrice e con accento romanesco: “Cosa pensava che dicessi ‘me drogo, me faccio? No, sono a pallettoni”. Asia ubriaca con quell’atteggiamento sempre in bilico tra lo strafottente e il desiderio di accettazione. Sulle droghe ammette: “Ho avuto dipendenze da stupefacenti ? Sì, ne ho avute parecchie. È iniziata come una sperimentazione ma è finita come dipendenza e là mi sono spaventata. Era un grande amore, ma avevo un altro grande amore, il lavoro e questo mi ha salvato. Che tipo di droghe? Tutte. Anche droghe di cui lei non conosce l’esistenza come le bevande sacre degli sciamani”.
La Fagnani indaga: “Qual è l’effetto su di lei?”, “Non sono qui per parlarne, è come se avessi fatto 10 anni di terapie, sono fatti miei. Le bevande sciamane sono medicine sacre che provengono dall’Amazzonia e hanno un effetto che dipende dal tipo di persona. Io ho capito molte cose su di me, la mia famiglia, i miei avi, ho ricevuto molte visite da persone che non ci sono più, le vedevo come vedo ora lei” risponde sicura l’attrice. E quando la giornalista le fa notare che probabilmente erano delle allucinazioni, Asia non si scompone: “Secondo me c’erano”.
La figlia di Dario Argento e Daria Nicolodi ribadisce la sua bisessualità “non mi sono mai innamorata di una donna, ma a letto le preferisco perché sono più lisce e delicate” e svela il retroscena della famigerata leccata con il rottweiler nel film di Abel Ferrara: “Sono stata io a improvvisare quella scena. L’attore lavora con quello che ha a disposizione, io andavo a carponi e mi sono trovata questo rottweiler di faccia, io ho paura dei cani e ho provato a farlo stare buono facendomi leccare. Ho rotto un tabù, tutti i padroni si fanno leccare in faccia, ci sono i video su tiktok”. La Fagnani però le ricorda che aveva aperto la bocca e Asia: “Ma lo fanno tutti a casa con i loro cani!”, “Questo lo dice lei” ribatte la Fagnani e l’attrice sbrocca: “Da come lo dice sembra che c’ho trom**to. Non ho mica fatto il pom**no al cane, era una leccata, non un pom**no, io avevo paura che mi mangiasse la faccia”.
Se Asia Argento è spietata, Francesca Fagnani non è da meno. E sul Metoo e Weinstein si trasformano in due fiere che lottano senza esclusione di colpi. La Fagnani domanda del Me Too ricordando che molte donne sono state risarcite dal produttore cinematografico Weinstein e l’attrice: “Io non voglio quei soldi sporchi di sangue. Io ho dato fastidio perché ero diventata un simbolo di una lotta femminista e io non rientro nell’idea di una che può lottare per quei diritti. E’ stata dura denunciare e l’ho fatto solo perché un giornalista mi fece una domanda. C’era misoginia nei miei confronti”. La conduttrice le chiede: “Claudia Gerini ha detto che molte donne si assiepavano sotto l’albergo di Weinstein per incontrarlo. Questa è una parte della storia che non esclude la sua”, “Io non le ho viste. Si vede che la Gerini ha una misoginia interiorizzata”. Ma la brava Fagnani apre il capitolo John Bennet, il ragazzo che accusò Asia Argento di aver avuto un rapporto sessuale quando lui era minorenne e di essere stato pagato per tacere: “Il Metoo è iniziato in un modo ed è finito male, con una serie di ricatti?”, “E’ finito male. Anzi Bennet…. Ahahha” risponde Asia e la intervistatrice: “Che vuol dire? Mi spieghi la battuta”, “E’ una battuta, se la devo spiegare, vuol dire che non l’ha capita” dice tagliante la Argento, ma la interlocutrice la stende: “O che non faceva ridere”. L’attrice sostiene di non aver fatto errori con Bennet, di non averlo violentato, ma di avergli fatto “il più bel regalo della sua vita”.
Sui motivi della mancata denuncia a Weinstein, Asia scatta feroce: “Non l’ho denunciato vent’anni dopo perché era caduto in prescrizione e vent’anni prima non l’ho fatto perché non volevo pensare a me stessa come una ragazza stuprata, non volevo che la mia carriera finisse", la Fagnani la incalza: "Quindi c'entra anche la carriera" e Asia: "Sto parlando non mi interrompa! E’ molto difficile parlare di queste cose. Lei non le ha mai subite per questo le prende all’acqua di rose. Cambiamo discorso! Ne ho parlato cento volte. Sa perché non l’ho denunciato? Perché sarei finita a parlare con persone come lei”, “E perché io che sono?” la provoca la Fagnani e quella: “Una tignosa e una rompipa**e”.
La giornalista domanda come mai abbia fatto i nomi dei registi americani, ma mai il nome del regista italiano che l’ha molestata e Asia perde la pazienza: “Basta, mi sono rotta le pa**e. Se volete sapere, leggete il mio libro. Ah non sono qui a fare promozione? E invece sì”, “No, non siamo qui a fare promozione “, “Sì!”, “E invece no. Quindi il nome del regista italiano non me lo fa, questo è curioso” insiste maliziosa la conduttrice e Asia schiuma per la rabbia: “Ha detto che non lo chiedeva e lo sta facendo. Non voglio rispondere!”. Per un attimo si teme che si alzi e se ne vada, ma resta e Francesca Fagnani da abile “capo branco” chiede conto di quando in un ristorante fotografò di nascosto Giorgia Meloni e scrisse sui social: “La schiena lardosa della ricca e svergognata fascista ritratta al pascolo”.
L'artista si giustifica: “Quel tweet fu tradotto dalla Meloni. Io non ho mai scritto ‘schiena lardosa’, era una metafora mal riuscita sul grasso della schiena dei cammelli… Non ho mai detto lardosa, lardosa è un po’ forte… però lei aveva risposto che non tutti perdono chili sniffando cocaina, dopo le ho chiesto scusa, ci siamo anche parlate e le ho detto che non ho perso i chili dopo la gravidanza con la cocaina, basta fare un po’ di ginnastica. Giorgia, ce la puoi fare”. La figlia di Dario Argento sostiene di essersi pentita di quell’atroce presa in giro: “Mi sono tanto pentita, tanto tanto, per quella roba lì ho ricevuto minacce di morte dai fasci, quindi mi sono veramente pentita… ho avuto tanta paura. Minacciavano i miei figli, mia madre sui social. No no, non toccherò mai più un fascio neanche con un bastone”.
La tensione è alle stelle anche sulla foto di Matteo Salvini pubblicata sul suo Instagram con la dedica “bacioni m.”, la Fagnani graffia ancora: “Era M di Matteo o altro?”, “Andava di moda l’hashtag Salvini me**a e volevo fare un po’ di mistero, se era Matteo o altro. Cos’era? Un rebus” conclude Asia Argento riservando le ultime velenose parole all’ex marito Morgan: “Dice che sono una distruttrice e una mangiatrice d’uomini. Non è vero. Lui è qui ed è sopravvissuto, la testa se l’è tagliata da solo. Non riesce a prendersi le sue responsabilità”. L’intervista si chiude con due sorrisi, ma sono canini che scintillano e da cui cadono piccole gocce di sangue.