Sanremo fuori dall'Ariston, la profezia di Bonolis sul Festival
Bonolis. Sempre lui, il più istrionico della tv, imbattibile nel record di velocità delle parole pronunciate a raffica. Ora, a 60 anni compiuti, si racconta su Chi. Cover in edicola e un’intervista tutta da leggere.
Quel ragazzo di "Bim bum bam", lo storico programma per bambini degli anni Novanta in onda su Canale5, è diventato adulto: Bonolis è al massimo della sua carriera, dopo aver condotto Sanremo e vari show, traccia un bilancio: questa settimana "Chi", diretto da Alfonso Signorini, gli dedica la copertina con una lunga intervista. E non l'unico, ne parlano anche altri giornali e siti.
Bonolis si perde un milione di spettatori. Terremoto Mediaset, corre ai ripari?
Poi il capitolo Sanremo. Per lui è necessaria un’inversione di rotta. “Credo che il Festival debba essere raccontato in una maniera nuova e fuori dall’Ariston, che ha scritto pagine meravigliose. Il Festival ha bisogno di un cambio importante, di una struttura anche tecnologica innovativa per renderlo ancora più evento. Questa è la mia idea dalla quale non schiodo", spiega a Chi. Forse sta pensando ad un ritono al Festival? A quanto pare no perchè dice: "Resterò a Mediaset. In autunno tornerò su Canale 5 con le nuove puntate di Avanti un Altro”. Caso chiuso.
Bonolis, però, ricorda anche il "Senso della vita", un programma che ha fatto la storia della televisione. “Ci penso spesso. E’ un programma di racconto e di pensiero che non può andare in seconda serata: il suo costo è alto e non può essere collocato in quella fascia. A malincuore dico che è un progetto meraviglioso verso il quale nutro affetto, ma non avrà futuro. Lo farà sui social qualcuno”, conclude.