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L'Aria che tira, l'ironia di Pietro Senaldi sui virologi: "Sono come Totti, hanno paura del ritiro del Covid"

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“I virologi sono come Francesco Totti”. Nella puntata del 21 aprile di L’Aria che tira, programma in onda su La7 sotto la conduzione di Myrta Merlino, è ospite tra gli altri Pietro Senaldi, direttore di Libero. Il giornalista con ironia ha lanciato una frecciatina ai virologi, che con la fine della pandemia dovuta al Covid avrebbero delle giornate svuotate dai loro impegni televisivi.

 

 

“I virologi - dice Senaldi - vivono il loro momento di gloria, vedono la fine della pandemia come Totti vede il momento del suo ritiro. Ho visto la fiction e non riusciva a ritirarsi e mi sembra un po’ la stessa reazione del virologo se finisce tutto. Dice ‘Oddio che faccio?’. Ritengo che in parte hanno anche ragione, noi stiamo riaprendo buttando il cuore oltre l’ostacolo, sperando nel vaccino e nel surriscaldamento del pianeta. Perché più fa caldo e più il virus è debole, quest’anno ci torna comodo l’estate avvicinata. Ma i vaccini non li facciamo noi, il caldo non lo facciamo noi… Tutto quello che potevamo fare non l'abbiamo fatto. Serve la danza del sole”. 

 

 

Senaldi affronta il discorso delle riaperture stabilite dal Governo di Mario Draghi: “Abbiamo sbagliato tutto e ora non ci resta che riaprire. Ad un certo punto quando uno ha perso il Paese, che è disgregato, visto che una parte si è persa definitivamente, allora devi correre un rischio ragionato. Tre mesi fa altri avrebbero detto un rischio assoluto”.

 

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